dando alle aziende la possibilità di accedere a una tecnologia che permette di ottenere ottimi risultati anche senza disporre delle competenze qualificate per utilizzarla. « Rendere la tecnologia accessibile, secondo noi, significa fornire un ampio spettro di benefici a chi la utilizza ma anche a chi la produce, stimolandoci a creare qualcosa di nuovo. Siamo solo all’ inizio del percorso ma con questa novità abbiamo aperto tante strade. È un cambio di paradigma che ci soddisfa profondamente, anche se sarà impegnativo trasmettere ai clienti il valore di questa tecnologia e dello scenario che dischiude. E dobbiamo essere bravi nel trasmettere il valore di tutto questo al mercato », aggiunge il CEO di Gasparini Industries.
Come funziona l’ AI sulla pressa piegatrice Uno dei metodi di funzionamento dell’ AI è quello di mettere delle etichette( labelling). « In pratica, abbiamo correlato i risultati corretti, ovvero un pezzo piegato correttamente a 90 gradi dalla macchina, a delle deformazioni della macchina. Si creano così diverse correlazioni che indicano come programmare la macchina per ottenere i risultati voluti. Ovviamente la macchina deve imparare, bisogna insegnarle il lavoro con un piccolo set di allenamento: per esempio, mi serve un angolo di 90 gradi e ho ottenuto 88 gradi, è dunque necessario apportare una correzione da parte dell’ operatore ma la macchina impara come deve rispondere in questa determinata condizione. Il sistema raggiunge dei risultati che sono paragonabili ai valori tipici dei migliori sistemi di controllo dell’ angolo: infatti l’ AI dichiara di raggiungere nel 98 % dei casi, angoli di piega compresi entro la forbice di ± 0,5 e nel 95 % entro ± 0,3. Più si utilizza il sistema, più impara, riducendo le misurazioni del pezzo per le correzioni, che rappresentano la maggior parte del lavoro per gli operatori », spiega Guderzo. BendAI lavora in parallelo con l’ interfaccia esistente del CNC ma può essere equipaggiato con un secondo monitor dove è presente la dashboard dell’ AI: nel quadrante è possibile vedere se il pezzo è effettivamente in tolleranza oppure no. « Se le deformazioni non sono state in linea con quello che ci si aspettava, viene mostrato lo scostamento su due direttrici: morbidezza del pezzo e spessore. La macchina, in pratica, registra le correzioni e impara che se il materiale ha uno spessore diverso deve agire apportando da subito determinate variazioni. In sostanza, in base alle condizioni apprende il comportamento che deve assumere », prosegue Andrea Guderzo.
BendAI è un sistema di controllo della piega che rileva cosa succede durante la lavorazione www. techlamiera. it
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