renza possiamo anche pensare a una configurazione con aspo doppio per facilitare il cambio di produzione . Il fatto di lavorare direttamente da coil può essere un vantaggio per le aziende , perché riduce le dimensioni del magazzino dedicato al materiale in ingresso e ne semplifica la gestione , non dovendo suddividere le produzioni in base ai formati dei vari fogli . Ovviamente questa soluzione è particolarmente adatta per le aziende che non hanno una grande variabilità in termini di spessori di lamiera da lavorare , e che operano principalmente con lamiere fino a

3 mm di spessore ». La bobina alloggiata sul coil viene processata da una raddrizzatrice che ha il compito di eliminare la curvatura residua del materiale , che rimane leggermente deformato dopo essere stato avvolto nel coil . In base alle esigenze del cliente , la raddrizzatrice può essere presente come macchina stand alone o come soluzione integrata nell ’ alimentatore , ovvero la stazione successiva incontrata dalla lamiera nel suo percorso all ’ interno della LXN . L ’ alimentatore ha il compito di assicurare un costante afflusso di materiale all ’ interno dell ’ area di lavoro del

taglio laser . « La sezione dedicata al taglio laser è equipaggiata con sorgenti IPG Photonics da 1 kW fino a 4 kW , e ha un campo di lavoro proporzionato alle esigenze del cliente e ai principali formati di lamiera utilizzati dalle aziende , quindi andiamo dal 1.000x1.000 mm fino a 1.500x3.000 mm – prosegue Rossi – La struttura a pantografo consente alla testa di taglio di raggiungere qualsiasi zona all ’ interno di questa superficie , e lo rende possibile con precisione e tempi rapidi grazie all ’ azionamento degli assi elettrici controllati tramite CNC . La testa laser è dotata di un sistema

Da sinistra , la lavorazione direttamente da coil permette di minimizzare la quantità di sfrido prodotta

LXN è una soluzione compatta , che punta a minimizzare gli ingombri