Economia
Nel 2020 la pandemia da Covid-19 ha avuto impatti drammatici , non solo dal punto di vista sanitario e sociale ma anche economico , generando la peggiore recessione economica della storia , seconda solo alla Grande Depressione del 1929 . Nella prima parte dell ’ anno le misure adottate per contenere la pandemia hanno portato a un doppio shock domanda-offerta , con effetti diversificati sia tra i settori economici che tra i Paesi . Nella seconda parte dell ’ anno , grazie all ’ adozione di misure di contenimento selettive e a una pronta risposta delle autorità di politica economica , l ’ impatto economico della pandemia è stato in parte mitigato . Nel corso dell ’ anno la crisi sanitaria ha messo in luce le fragilità dell ’ attuale assetto economico mondiale , caratterizzato da intere filiere produttive sempre più interconnesse e interdipendenti a livello globale , dove l ’ indisponibilità anche di un solo attore può portare alla formazione di “ colli di bottiglia ”, limitando il commercio internazionale . Il drammatico impatto della pandemia si evince dal calo del prodotto economico mondiale , -3,3 % sul 2019 , e da quello più intenso del commercio internazionale , -8,5 % sul 2019 . La frenata dell ’ attività economica è stata generalizzata a livello mondiale , con dinamiche differenti sul prodotto interno lordo a seconda del diverso peso dei settori maggiormente colpiti dalla pandemia , quali per esempio il turismo . Complessivamente le economie avanzate hanno segnato un calo del 4,7 % sul 2019 , mentre quelle emergenti e in via di sviluppo una flessione più contenuta e pari al 2,2 %. La Cina è stata l ’ unico Paese al mondo a chiudere l ’ anno in positivo , con una crescita del PIL del 2,3 % sul 2019 , anche grazie alla tempestività delle misure economiche di sostegno adottate dal Governo cinese . Gli Stati Uniti hanno segnato un calo del 3,5 % e l ’ Unione Europea del 6,1 %, con un conseguente ampliamento del divario strutturale tra le due economie . Il dato dell ’ Unione Europea riassume il calo più modesto della Germania ( -4,9 %) e quelli più marcati di Francia ( -8,2 %), Italia ( -8,9 %) e Spagna ( -11,0 %). L ’ economia nazionale , già in fase di stagnazione negli ultimi anni , è stata tra le più colpite dalla crisi economica-sanitaria sia in riferimento all ’ impatto della prima ondata - l ’ Italia è stata infatti il primo Paese dell ’ Unione a fronteggiare la pandemia - sia in riferimento alle ricadute economiche delle misure di contenimento sui diversi settori economici , quali per esempio il turismo , che contribuisce direttamente per il 7 % del PIL nazionale . La frenata dell ’ economia nazionale ha interessato tutte le componenti del PIL . In termini relativi , i cali più marcati sono stati registrati dalle esportazioni ( -13,8 %) e dalle importazioni ( -12,6 %), in sintonia con l ’ andamento del commercio internazionale . La domanda delle famiglie è diminuita del 10,7 % sul 2019 a causa delle restrizioni adottate , della chiusura delle attività commerciali , dell ’ impatto sull ’ attività lavorativa e più in generale dell ’ incertezza sull ’ evoluzione della crisi sanitaria , che ha indotto al rinvio delle spese non necessarie ed è risultata in una maggiore propensione al risparmio . Allo stesso tempo , la pandemia ha cambiato profondamente i comportamenti di acquisto dei consumatori , reindirizzando i consumi verso beni non durevoli destinati principalmente al miglioramento delle abitazioni . Analogamente gli investimenti , pubblici e privati , sono diminuiti del 9,1 % sul 2019 , con una flessione più modesta per le costruzioni , -6,3 %, rispetto agli impianti e macchinari , -15,2 %. In riferimento alle costruzioni , si segnala che nel secondo trimestre dell ’ anno gli investimenti sono diminuiti del 26 % su base annua , ritornando in crescita nei trimestri successivi grazie alle misure di sostegno introdotte dal Governo . Nel 2020 la produzione industriale è diminuita dell ’ 11,4 % sull ’ anno precedente . Come si è detto la pandemia ha colpito in modo eterogeneo i diversi settori manifatturieri , con settori in forte crescita come tutte le produzioni legate all ’ emergenza sanitaria , e altri in caduta libera , specialmente durante la prima ondata , quali per esempio il tessile , i mezzi di trasporto e i macchinari . In sintonia anche
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