TecnoLamiera Aprile/Maggio 2022 | Page 49

Marco Calabrò

Marco Calabrò è stato impegnato in prima linea nella stesura di Transizione 4.0 , il nuovo Piano per il 4.0 inserito nella legge di bilancio 2020
Per semplicità e sintesi , si può dire che le misure di competenza del MUR da quelle del MiSE si distinguono in base ai livelli di maturità tecnologica o TRL ( Technology Readiness Level ): i livelli più bassi di TRL - quindi la parte inerente la ricerca di base - saranno seguiti dal MUR e avranno guida universitaria mentre il MiSE si concentrerà sulla parte a valle , quindi sui centri di trasferimento tecnologico . Come noto , negli anni passati il MiSE ha riconosciuto otto Competence Center , caratterizzati da uno specifico indirizzo industriale ma sempre improntato al 4.0 e rivolto alla formazione , informazione e orientamento , nonché al sostegno di progetti di innovazione . In questo frangente il MiSE punta al rafforzamento degli otto Competence Center e alla creazione di 50 hub territoriali , così da giungere alle imprese in modo maggiormente capillare . L ’ obiettivo è arrivare a coinvolgere in questo meccanismo di trasferimento tecnologico 4.500 PMI nel periodo coincidente ai piani del PNRR . Su questo progetto si innesta anche il programma Digital Europe : una parte di questi hub sarà quindi formata da EDIH ( European Digital Innovation Hub ), che sono in
corso di individuazione e di selezione nel programma europeo . Più in generale , sulla misura del PNRR “ Dalla ricerca all ’ impresa ” il MiSE complessivamente gestirà risorse per oltre 2,5 miliardi di euro con misure di coinvolgimento delle imprese in progetti di ricerca , sviluppo e innovazione , come il sostegno per progetti di ricerca legati al programma Horizon Europe . E , ancora più rilevante , sarà l ’ azione legata ai cosiddetti IPCEI ( Important Projects of Common European Interest ) che prevedono una collaborazione tra enti pubblici e privati legata anche alle fiere strategiche europee . Saranno progetti quindi non limitati al nostro Paese e che guardano all ’ intera fase di preindustrializzazione . Dobbiamo investire in questo strumento per rilanciare alcune filiere strategiche nazionali ed europee , così da rafforzare il posizionamento della nostra economia nel commercio internazionale e lungo le catene globali del valore : la partita è impegnativa , ma non possiamo perdere questa grande opportunità perché è alla nostra portata ».
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