TecnoLamiera Aprile/Maggio 2022 | Page 47

Marco Calabrò

modificate alcune modalità , a partire dall ’ erogazione su più quote , pur restando la possibilità , per i finanziamenti di importo non superiore a 200mila euro , di ricevere l ’ erogazione in un ’ unica quota . La Nuova Sabatini inoltre può essere combinata con le agevolazioni previste dal credito del 4.0 per i beni tecnologicamente avanzati . Sui crediti di imposta , invece , le modifiche tengono conto delle minori risorse finanziarie disponibili nel medio periodo . Per il 2021 e il 2022 il Piano 4.0 infatti ha potuto beneficiare delle risorse europee del PNRR destinando complessivamente quasi 24 miliardi alle misure dei vari crediti d ’ imposta ; dal 2023 , invece , lavoreremo solo su risorse nazionali e inevitabilmente la quota a disposizione sarà inferiore . A mio avviso , è lodevole la

“ STIAMO LAVORANDO ANCHE A MISURE PER LA TRANSIZIONE ECOLOGICA IN PARTE LEGATE ALL ’ ENERGIA RINNOVABILE ” il contrasto alla crisi occupazionale , il Ministero ha avviato un nuovo metodo di lavoro : sono stati creati due nuclei , uno di politica industriale e uno per i tavoli di crisi , che si avvalgono ognuno della collaborazione di dieci esperti di alto livello , così da fornire competenze specifiche a supporto dell ’ amministrazione anche nella programmazione degli interventi e nell ’ iter decisionale riguardante i provvedimenti ».

Nuova Sabatini e credito d ’ imposta per investimenti in R & S sono stati rifinanziati . Dentro queste nuove misure ci sono novità particolari che ulteriormente favoriscono le imprese o comunque danno ancora più valore a questo tipo di aiuto da parte dello Stato ? « Il rifinanziamento e la continuità di questi strumenti graditi alle aziende vanno visti come un punto di forza della nuova legge di bilancio che mira a rispondere alle esigenze delle imprese . In particolare , sono stati finanziati ulteriori 900 milioni di euro che garantiscono la continuità operativa della Nuova Sabatini , strumento storico del nostro panorama in cui si continua a credere anche grazie al successo riscosso durante questi anni di pandemia . Sono state scelta di dare continuità allo strumento , garantendo alle imprese la possibilità di programmare i propri investimenti e attuare una strategia di innovazione nel tempo : questo elemento , l ’ esperienza ci insegna , spesso vale più di agevolazioni maggiori ma poco durevoli che non assicurano all ’ imprenditore la certezza dei suoi piani . Nel tempo le aliquote saranno così disegnate : al 2022 sui beni materiali per i vari scaglioni abbiamo il 40 % fino a 2,5 milioni di euro , il 20 % tra 2,5 milioni e 10 milioni , il 10 % oltre i 10 milioni fino a un tetto massimo di 20 milioni di euro . Queste tre aliquote verranno dimezzate - diventando quindi per i tre scaglioni 20 %, 10 % e 5 % - con un beneficio massimo per i grandi investimenti sopra i 20 milioni di euro che passerà da 3,5 milioni a 1 milione e 750mila euro . Sono comunque numeri importanti . Peraltro , stiamo ragionando di agevolazioni che entreranno in vigore dal 2023 al 2025 : non disperiamo che ulteriori modifiche possano essere adottate , non soltanto in termini di aliquote ma anche di impianto generale del Piano che potrebbe essere rivisitato , puntando a un consolidamento degli obiettivi di transizione digitale . Ci sarà una diminuzione anche delle aliquote a sostegno delle attività di ricerca , sviluppo e innovazione
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