TecnoLamiera Aprile/Maggio 2022 | Page 21

Economia

È

un esercizio quasi impossibile scrivere di economia in una situazione come quella attuale , con una guerra che non sappiamo quando e soprattutto come potrà finire . Sapendo solo che , nella migliore delle ipotesi , se e quando termineranno bombe e massacri inizierà un lungo e gelido inverno nelle relazioni internazionali fra Est e Ovest . Una seconda guerra fredda ( o una pace molto calda ), ma in un contesto reso assai più rischioso della prima : perché il progresso tecnologico delle armi le ha rese più pericolose e devastanti ; perché le accresciute interdipendenze dell ’ economia mondiale rendono ogni shock più catastrofico e , last but not least , perché il “ fattore umano ” che tende a caratterizzare le leadership politiche in molte aree del pianeta è diventato esso stesso uno dei maggiori fattori di instabilità . Lasciando da parte le pure importantissime implicazioni geopolitiche , che non possono essere discusse qui adesso , l ’ impatto più pesante sull ’ economia del mondo occidentale riguarda l ’ energia , le materie prime e il sistema degli scambi internazionali . Una tripletta che produce danni a livello globale ma che colpisce con particolare violenza i Paesi più esposti , fra i quali in prima linea l ’ Europa , e in Europa l ’ Italia . Per quanto riguarda l ’ energia , i numeri ormai sono stranoti : esclusa la Francia che ha il nucleare , gli altri Paesi europei dipendono dalla Russia per circa il 48 % del gas e per il 25 % del petrolio . Soprattutto Italia e Germania scontano le conseguenze di decenni di politiche energetiche prive di lungimiranza . Se la guerra terrà il petrolio a lungo oltre quota 100 dollari al barile , e il gas
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