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GRL PWR
WHITE EDITION
va di spiegarci meglio questo concetto?
– Il tuo nuovo album WHOA ha delle sonorità
molto pop ma tantissimi spunti ed elementi che
lo rendono davvero ricco e interessante, parlaci
di come l’hai scritto e di dove hai trovato l’ispi-
razione:
Sono sempre stata piuttosto fissata con l’universo; è
un tema che non solo mi affascina ma di cui mi sen-
to parte integrante insieme a tutto il resto del genere
umano, insieme agli altri pianeti, alle stelle e così via.
Quello che faccio vorrei davvero che fosse definito
pop proprio per ciò di cui parlavamo sopra, è fonda-
mentale per me che ci sia universalità nei miei bra-
ni, raggiungere più persone possibile è il mio grande
obiettivo.
Il mio obiettivo principale è sempre stato quello di
seguire ciò che i miei brani richiedono a livello di me-
lodia, testo, arrangiamento e scelta dei suoni. È stato
un processo molto naturale e allo stesso tempo estre-
mamente meticoloso, ho cercato davvero di fare le
scelte più semplici e non necessariamente quelle più
facili; è una bella sfida e sto cercando di migliorarmi
ogni giorno in questo.
– Hai trasformato la tua cameretta in uno stu-
dio dove poi hai registrato il disco. Hai scelto di
rimanere in un luogo che fosse per te comple-
tamente confortevole?
– Gli argomenti affrontati sono molto intimi e
personali ma parlano di vita quotidiana e per
questo è facile per chi ascolta farli propri, credi
che sia un punto di forza importante della tua
musica?
Assolutamente, la sperimentazione e le idee partono
quasi sempre dall’intimità.
– Per la produzione poi hai scelto dei nomi
molto importanti, parlaci di questa collabora-
zione.
Cercare di comunicare qualcosa che vada al di là del-
la mia vita e si attacchi a chi ascolta in modo che ci
possa ritrovare dentro le proprie esperienze è uno
dei motivi per cui scrivo. Penso sia un punto di forza
importante di tutta la musica e dell’arte in generale.
Sono davvero contenta di poter riuscire nel mio pic-
colo a trasmettere queste cose.
Proprio perché ho lavorato da sola ai brani dalla com-
posizione alla produzione ho sentito l’esigenza di
avere punti di vista esterni con sensibilità diverse che
potessero colmare le mie lacune tecniche. Sia Lucius
sia LB hanno davvero fatto sì che delle demo fatte in
camera suonassero pulite e morbide, che fossero in-
telligibili in modi che non mi sarei neanche potuta
immaginare. Quando si va in studio con dei profes-
sionisti del genere non sono solo i microfoni o i pre
che fanno la differenza, c’è un discorso di esperienza,
orecchio e sensibilità dietro, da cui si può imparare
tantissimo.
– Hai definito la tua musica “pop cosmico” ti
– I singoli scelti per il lancio di questo disco
sono Supermarkets, Yello/Concrete, Parakeet e
Space Dog. Credi che abbiano raccontato nel
modo giusto il mood e gli argomenti presenti nel
disco?
Credo di sì, volevo rappresentare il disco nella sue
varie sfumature. Sono singoli piuttosto diversi tra di
loro perché il disco in sé ha diversi spunti che senti-
vo l’esigenza di mostrare cercando di non spoilerare
troppo.
– Scegli un brano di WHOA e raccontaci una
TBA
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