4 TEAL EDITION THE USED
– Il vostro nuovo album , Heartwork , è appena uscito . È il vostro ottavo disco , andate avanti da quasi vent ’ anni tra alti e bassi , qual è il vostro approccio ora al fare nuova musica ?
In realtà ormai sono anche più di vent ’ anni ! Abbiamo iniziato tra aprile e marzo del 2000 , anche su Wikipedia è sbagliato stranamente . Abbiamo provato molti diversi modi di scrittura e registrazione , con Heartwork ci sembra aver trovato il modo migliore per tirar fuori le idee finora . Siamo finiti a sederci tutti insieme e far risaltare ognuno per quel che è , mentre al tempo stesso tiravamo fuori idee per far rendere al meglio le parti musicali e vocali .
– The Canyon , il vostro disco precedente , era pieno di dolore e molto personale , questo invece sembra abbia ripreso un po ’ tutto quello che i The Used sono stati nella loro carriera , aggiungendo sempre della sperimentazione . Sei d ’ accordo ?
Si , questo disco sembra un ritorno al passato per far partire un nuovo ramo dei The Used . Ha il cuore del primo disco e l ’ anima di In Love And Death così come la produzione di Lies For The Liars .
– Avete lavorato di nuovo con John Feldmann , che ha prodotto la maggior parte della vostra discografia , quanto impatta nel vostro lavoro sul disco ?
Dopo un percorso di venti lunghi anni abbiamo scoperto che lavoriamo molto bene insieme , Feldmann è parte della nostra famiglia ora . Lui ci capisce e sa come tirar fuori il meglio da ognuno di noi .
– In Heartwork ci sono 16 canzoni , che è una cosa strana ora nell ’ industria musicale , visto che la maggior parte degli album sono molto più corti , in alcuni casi si punta anche solo a strategie di soli singoli . Al tempo stesso la lunghezza della tracklist è bilanciata dalla lunghezza della canzoni , molto più corte del vostro solito . Come avete lavorato su questo aspetto ?
Ci sono due interludes che sono molto brevi e si , alcune delle canzoni sono più corte rispetto ai dischi precedenti . Ma le canzoni di Heartwork sono della lunghezza di cui devono essere , la musica parla da sé , senza bisogno di prolungare il ritornello ancora e ancora . Volevamo che la musica rimanesse interessante senza renderla ripetitiva . Stranamente non abbiamo neanche dovuto metterci troppo la testa , ma a un certo punto abbiamo discusso sul tenere o meno degli outro interessanti , ma sono felice siano rimasti .
– Gli ospiti nel disco sono anche molto interessanti : Jason Butler , Mark Hoppus , Travis Barker e Caleb Shomo . Come sono nate queste collaborazioni ?
Sono nate tutte per caso , conosciamo i blink da più di vent ’ anni per via di vari tour , ma questa è stata la prima occasione per lavorare con loro . Conosciamo anche Jason Butler da molto tempo , è una persona estremamente talentuosa . Con Caleb siamo stati nella stessa cerchia per anni ma non avevamo mai avuto modo di incontrarlo , siamo stati molto felici di poterlo aggiungere in The Lottery .
– L ’ uscita di questo disco è coincisa con un periodo davvero assurdo . Avete pubblicato un comunicato sul fatto di non voler posporne l ’ uscita , nonostante non possiate andare in tour al momento . Come pensi che questo possa influenzare il ciclo di questo disco ?
Sarà quel che sarà . Farlo uscire ora era l ’ unica opzione a cui potevamo pensare , ci da anche la possibilità di viverci e amare Heartwork , e prenderlo per quello che è prima di aver occasione di suonare cose nuove live . In più , Cathedral Bell sembra creare la giusta atmosfera per star chiusi in casa in quarantena , il che è una strana coincidenza .
– Al di là dell ’ uscita del disco , come stai affrontando tutto quello che sta succedendo a livello personale e artistico ? Come pensi che questa pandemia possa influenzare l ’ industria musicale ?
Stiamo cercando di rimanere più positivi possibile . è un momento davvero difficile per l ’ umanità , ma è ulteriore prova che siamo tutti insieme nella stessa situazione su questo pianeta e bisogna aiutarsi l ’ un l ’ altro e rialzarsi una volta che sarà tutto finito . Non so cosa succederà , il futuro è ancora poco chiaro . Non c ’ è niente che sia bello come essere ai live , i concerti online non sono la stessa cosa , ma potrebbero essere una soluzione per un po ’.
TBA | 22