TBA The Red Edition - Issue #02 | Page 27

2 RED EDITION TENUE – Ciao ragazzi! Voi siete i Tenue, parola che da definizione da dizionario significa di scarsa in- tensità o consistenza. In realtà voi avete molto da dire e lo fate attraverso delle sonorità emo gaze e un’attitudine punk. Domanda banale ma necessa- ria, da cosa avete preso ispirazione per il nome? – Il video di Traccia ha la caratteristica principale il fatto di essere in verticale. Com’è nata l’idea di questo formato ancora poco utilizzato? Abbiamo visto artisti stranieri utilizzare questo tipo di formato per dei lyric video da affiancare ai loro vi- deo ufficiali, ci è sembrato azzeccato realizzare un vertical video per Traccia, il nostro pezzo più pop. Il nome lo abbiamo scelto letteralmente per scherzo: Angelo aveva in mente questa parola da un po’ e cre- deva calzasse a pennello per noi. La proposta fu ini- zialmente bocciata e, anzi, “tenue” divenne una presa in giro reciproca. Ad oggi non ricordiamo quando e come lo scherzo sia diventato realtà. – Sempre nel video di Traccia i colori la fanno da protagonisti, ci sono quattro colori principali. Ogni colore identifica uno di voi? O si riferiscono a stati d’animo ricollegabili alla canzone? – Siete un gruppo relativamente giovane, vi siete formati quasi due anni fa e tra poco pubblichere- te il vostro primo album. In che modo vi siete ap- procciati alla stesura delle canzoni in questi anni? Non abbiamo pensato più di tanto alla scelta dei colo- ri se non per un fattore puramente estetico, eravamo sicuri che ognuno di noi ne avrebbe scelto uno. Ci piace sottolineare il fatto che siamo molto diversi tra noi, anche nelle piccole cose. Scrivere musica insieme è stato stranamente sempli- ce, non ci conoscevamo prima di cominciare a suo- nare insieme e tra noi c’era chi non aveva mai vissuto un’esperienza del genere prima di allora. C’era molta insicurezza riguardo l’essere un gruppo ma abbiamo avuto fin da subito le idee chiare sulla nostra musica. Sono nate quasi sempre prima le melodie e le struttu- re, poi i testi. – Voi siete di stanza tra Napoli e Caserta, raccon- tateci di più su come è la scena musicale da voi. A parte le rarissime eccezioni di chi riesce a spiccare, ci sono realtà DIY molto valide che però non hanno possibilità di ritagliarsi un proprio spazio, soprattut- to a causa della scarsità di club musicali. Il fulcro del- la scena campana restano i pochi centri sociali musi- calmente attivi. – Filtro è il vostro album di debutto per V4V e avete anche un vostro filtro su Instagram. Viviamo in una società in cui utilizzare dei filtri serve per nascondersi e non mostrarsi agli altri nelle pro- prie debolezze. Cosa volete cercare di raccontare nei vostri testi che non potete o volete dire in altri modi? – Quali sono i prossimi piani per i Tenue? Qualche chance di vedervi suonare in giro per l’Italia? Dopo un anno dedicato alla scrittura e alla registra- zione dell’album abbiamo tanta voglia di suonare e di stare tra la gente. Ci stiamo preparando per il nostro primo tour che partirà a Marzo con date sparse per l’Italia, non vediamo l’ora. Sicuramente non passerà molto prima di riprendere a scrivere cose nuove. Filtro è il nome dell’album, così come è il nome che abbiamo dato all’insieme di stati d’animo che han- no spinto alla scrittura di tutte le canzoni (i testi, in particolar modo) che lo compongono. Nell’album si parla di ansie intime che alienano dalla realtà, distor- cendo ogni tipo di sensazione come un filtro posto tra noi e ciò che ci circonda. Alcuni testi dell’album sono come una confidenza che faremmo a chi ci sta accanto; non è stato sem- plice convincersi a parlare di certe cose, la voglia di provare ad arrivare a chi vive queste sensazioni op- primenti è stata la chiave. TBA | 27