TBA The Pink Edition - Special Issue | Page 6

Machine Gun Kelly Tickets To My Downfall
PINK EDITION TICKETS TO MY DOWNFALL

Machine Gun Kelly Tickets To My Downfall

– Interscope
5 / 5
Finalmente è arrivato uno dei dischi più chiacchierati , attesi , odiati già in partenza e discussi ancor prima della sua uscita del 2020 . Stiamo ovviamente parlando di Tickets to My Downfall , ovvero la svolta pop punk di Machine Gun Kelly . Perché che lo si voglia ammettere o meno , questo è ciò di cui si tratta . Un disco che fugge dalle sonorità rap dove per anni si è cullato MGK , e abbraccia una realtà a lui molto cara , coltivata anche dall ’ amicizia con il batterista dei blink-182 , Travis Barker . Nonostante quindi sia conosciuto al grande pubblico come rapper , Machine Gun Kelly ha deciso di approcciarsi a un genere che rispetto ai primi anni ’ 00 è ormai lontano da ciò che fa successo . Sono passati i tempi in cui su MTV vedevamo i video dei blink-182 , dei Sum 41 e dei Simple Plan . Ma con questo revival portato avanti dal nostro ex rapper , le cose potrebbero cambiare . Tickets To My Downfall non ha niente da invidiare agli album delle band pop punk degli ultimi anni , e al contrario loro ha una piattaforma d ’ ascolto molto più ampia . Una cassa risonante che permette al genere di arrivare a molte più orecchie , rispetto quanto le band di nicchia , che tanto ci piacciono , abbiano mai potuto fare . E si tratta di una scelta difficile , per chi per anni ha fatto il genere che svetta in tutte le classifiche mondiali . Ma Machine Gun Kelly lo ha detto , con Tickets to My Downfall ha voluto portare avanti ciò che ama , fregandosene di quanto seguito potrebbe perdere , perché affezionato a qualcosa che in questo disco è poco presente . Una commistione di pop punk e trap che a molti non riesce ad andare giù , ma che molti altri , già dall ’ uscita di concert for aliens , avevano definito “ come sarebbe dovuto essere un album dei blink degli ultimi 10 anni ”. Quindi Machine Gun Kelly fa il lavoro al posto dei blink-182 , realizzando un prodotto molto più interessante rispetto a quanto abbia fatto la band dai tempi della reunion ? La risposta è assolutamente sì . Sin dalla title track , che si chiama proprio così , Machine Gun Kelly ci fa capire che questo album ha il solo obiettivo di raccontare la sua storia e di farlo nel modo più pop punk possibile per le sue corde . Le hit come bloody valentine e my ex ’ s best friend , che forse sono caratterizzate dalle sonorità più pop del disco , le conoscete tutti . Ma non dimenticatevi di pezzi come kiss kiss , drunk face e WWIII . O di forget me too , il featuring con Halsey , regina del pop alternativo degli ultimi anni , che ha un qualcosa di strano , ma si afferma comunque come uno dei brani migliori del disco . Così come la chiusura di Tickets to My Downfall divisa in due brani , l ’ interlude bayan tree e play this when I ’ m gone . Due canzoni dedicate alla fidanzata Megan Fox , e alle dipendenze che da anni mettono a dura prova la vita di MGK . Con questa conclusione , l ’ artista apre il suo cuore agli ascoltatori , dichiarando che però non lo farà mai più dopo questa volta . Ed è proprio questo che è Tickets to My Downfall . Un album biografico dove Machine Gun Kelly racconta la sua vita e le sue esperienze , sfruttando il genere che più gli sta a cuore , e facendosi aiutare da un artista come Travis Barker . Vogliamo che ciò che ascoltiamo da anni tra di noi , in una nicchia , ricominci ad avere un po ’ di successo e che le nostre band del cuore possano svoltarla con questa storia della musica ? Beh , forse questa svolta di Machine Gun Kelly permetterà al genere di tornare laddove ci piacerebbe fosse rimasto per tutti questi anni . ( MP )
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