SudOnLine 12 aprile 2020 | Page 8

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Campania, De Luca diventa re dei social

I Verdi, facciamo

ripartire i cantieri

"Con l'arrivo dell'emergenza sanitaria diversi cantieri pubblici sono stati bloccati. Cantieri che, durante la 'normalità', mandano il traffico in tilt e che risultano un vero pugno nell´occhio per l´arredo urbano delle città. Parliamo, ad esempio, dell´orrendo cantiere di piazza del Plebiscito, un vero obbrobrio che deturpa un panorama meraviglioso e una delle eccellenze della regione, privando sia i cittadini che i turisti soprattutto di apprezzare al meglio una meraviglia storica". E´ quanto dice Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi. "E lo stesso vale per i lavori per asfaltare Corso Vittorio Emanuele, che hanno causato enormi problemi alla circola-zione. Ma oggi è tutto fermo. Noi chiediamo la ripartenza dei lavori pubblici a Napoli e in Cam-pania - aggiunge - partendo rapidamente da quelli ad alto impatto sociale e ambientale così da poterli portare avanti o anche terminare limitando al massimo i problemi alla comunità". "In un momento così delicato per la città, si fermano anche i lavori di rifacimento del manto stradale al corso Vittorio Emanuele. Per assurdo, forse questo momento era il meno indicato per blocca-re con un decreto la ditta che svolgeva i suddetti lavori. Bisognava approfittare della desertifi-cazione del viadotto per accelerare questi lavori che la gente aspettava da troppo tempo e che sarebbero terminati speditamente proprio per la situazione Covid 19 che per forza di cose ha ridotto del quasi cento per cento la presenza sia di persone che di auto", ha sottolineato Salvatore Iodice, consigliere del Sole che Ride della II Municipalità.

Campania a testa alta", una regione che ha saputo conquistarsi "il rispetto delle persone perbene del nostro Paese". Potrebbe essere questo il nuovo 'mantra' del governatore campano, Vincenzo De Luca, che, in queste settimane di pandemia da Coronavirus ha, probabilmente, toccato l'apice della sua popolarità travalicando i confini regionali. Idolatrato da alcuni, criticato da altri, ridicolizzato sui social e divenuto personaggio ideale per sfottò e parodie, il presidente della Regione Campa-nia, sicuramente non passa inosservato. I suoi modi pragmatici, spicci, a volte duri, altre volte pit-toreschi e grotteschi, ma certamente d'effetto, hanno dato visibilità a una regione che, dati alla mano, sta gestendo l'emergenza Covid-19 in modo concreto. Al 10 aprile sono 3.517 i casi positi-vi, 231 le persone decedute e 248 quelle guarite, 33.781 i tamponi eseguiti. Numeri che fotografa-no una realtà, seppur nella drammaticità della situazione che stiamo vivendo, che non desta parti-colare preoccupazione così come sottolineato dallo stesso De Luca nel corso della sua ultima di-retta Facebook, in onda rigorosamente ogni venerdì subito dopo pranzo. "In tanti si aspettavano che da noi ci fosse l'ecatombe, che la Campania finisse cento volte peggio della Lombardia", ha evidenziato ieri parlando anche di chi "sembra quasi dispiaciuto che avessimo fatto un lavoro im-portante". "Abbiamo dimostrato di essere una regione che cammina a testa alta, con umiltà e so-brietà, e dobbiamo essere orgogliosi di questo", ha aggiunto rivendicando di aver anticipato "deci-sioni del governo anche di dieci giorni". Un'autocelebrazione, ma che ha molto di realistico: in Campania sono state limitate le corse dei trasporti pubblici, proibito a parrucchieri ed estetiste di svolgere il proprio lavoro, vietate le consegne a domicilio del cibo, posto il divieto di fare sport anche individuale, chiuse palestre, piscine, parchi e ville comunali prima di qualsiasi Dpcm firma-to dal premier Conte. E poi l'Esercito: De Luca ha invocato l'arrivo dei soldati per poter controlla-re il territorio e bloccare le uscite "fuorilegge" già da settimane. Unico ordine è sempre stato "Re-state a casa". Sono attualmente quattro le zone rosse e otto i Comuni in quarantena: cinque nel Vallo di Diano, due in Irpinia e uno nel Beneventano. Non si entra e non si esce se non per motivi di urgenza. Provvedimenti adottati immediatamente dopo che sono stati riscontrati cluster anche limitati, ma che hanno permesso di circoscrivere il contagio e di tracciare i contatti avuti dai sin-goli positivi. Un'impostazione che si sta cercando di attuare anche nelle case di cura e nelle resi-denze per anziani che, soprattutto nelle ultime settimane, hanno fatto registrare qualche picco di malati.

L'emergenza in Italia