Carissimi stupidi normali,
Forse e dico forse ricorderete le sarte sarde che giocavano a carte in un
castello su Marte e assorte nel gioco insegnavano parte dell'arte.
Sono morte e sepolte, certamente dispiaciute, insieme al segreto
tramandato controvoglia dalle nonne, anche loro sarte sarde che
giocavano a carte ma sopra un' altro pianeta sconosciuto, anch'esso mai
sfiorato da arto umano.
A parte questo caso un po' banale e affatto strano l'itinerario prosegue
procedendo contromano verso l'ultimo saluto.
Al funerale delle sarte tutti in ottima salute, ha fatto un salto pure un
nano da Urano tenuto per mano da un alieno appeso ai piedi, cercava
invano in ogni ano un po' di azoto. Qualcuno si è offeso, pazienza.
E' un fatto noto la dipendenza in assenza d' altri stimoli o cose simili alla
realtà, arare campi sterili, solchi invalicabili... ma qua non divaghiamo.
Si! Continuare a viaggiare, andare lontano, più lontano di uno sputo.
Ho sentito uno starnuto, è il mio dito raffreddato, abituato a stare
dentro un buco, fuori sente freddo ma l' ho costretto a visitare il mondo
esterno che circonda il mio didietro.
Serviva aiuto per portare il feretro, i fiori, il cero, un cedro e tutto il
resto.Un buon pretesto per uscire.
Il funerale gli è piaciuto anche se non era il tuo.
Addio per sempre
p.s.: Vi lascio il mio cranio da usare come tazza