La Storia
Il milleseicento
Durante il suo episcopato novarese il Venerabile Carlo Bascapè dà un forte
impulso soprattutto per realizzare i Misteri della Passione; lavorano dapprima il
pittore Domenico Alfano di Perugia ed il celebre scultore fiammingo Giovanni
Tabacchetti.
Nei primi anni del secolo sorge il nuovo Palazzo di Pilato con la Scala Santa ed
inizia la sua vastissima attività Giovanni d’Enrico, architetto e statuario d’eccezione, che nel 1614 dà un nuovo piano generale per la spianata del Monte. Su
suo progetto si inizia lo stesso anno la Chiesa Nuova e si erigono in seguito le
cappelle della Piazza dei Tribunali.
Si dedicano agli affreschi Melchiorre d’Enrico e soprattutto i due famosi pittori: il Morazzone ed Antonio d’Enrico, detto il Tanzio da Varallo. Seguiranno
nei decenni successivi il Gherardini, i Montalti ed il Gianoli da Campertogno.
Nel 1649, terminati il presbiterio ed il coro del nuovo tempio, il Vescovo
Tornielli vi trasporta solennemente dalla chiesa antica la statua della Madonna Dormiente. Nel 1678 è completato sulla cupola lo spettacolare Paradiso
con statue del Bussola ed affreschi dei Montalti. Visitano nel Seicento il Sacro
Monte il Cardinal Federico Borromeo nel 1604, dopo che l’anno precedente ai
Padri Minori Osservanti erano subentrati i Minori Riformati, poi il Cardinal
Trivulzio e nel 1655 il Governatore Generale del Ducato di Milano, Marchese
di Caracena. •
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