Stati Uniti d'America 1960: la grande mela tra i diritti civili e JFK. sept.2013 | Page 7

e alla Casa bianca. Accanto a questi movimenti non violenti, vi sono anche filoni più integralisti ed estremisti, i Black Power, guidati da Malcolm X, che sono pronti se ce ne fosse bisogno ad una resistenza armata e spingono per un separatismo nero. A svolgere un ruolo chiave sono le chiese nere, le quali offrono asilo e posizioni favorevoli ad una propaganda per la parità di diritti. Ed è proprio la figura di Martin Luther King , pastore battista, ad elevarsi a leader del movimento nero. La sua figura e la sua filosofia di una “lotta non violenta” fa breccia nella coscienza della gente, ed il suo impegno per la libertà dei neri gli portò un rispetto mondiale ed anche il riconoscimento del Nobel per la Pace. In questo contesto, in cui gli Stati Uniti sono coinvolti all'estero con il delicato rapporto con l'URSS e internamente a relazionarsi con i moti per i diritti civili, John Fitzgerald Kennedy e Richard Nixon si contendono la presidenza alla Casa Bianca. John F. Kennedy entra in politica nel 1952 candidandosi come senatore del Massachusetts e sorprendentemente sconfigge H.C.Lodge, suo avversario repubblicano, con soli 70.000 voti di distacco. Tutta la famiglia Kennedy partecipò attivamente alla vita politica di John. Il fratello Robert Kennedy promosse attivamente la sua campagna elettorale per il senato e lo appoggiò costantemente nella sua carriera politica. Il padre stesso di John, Joseph P. Kennedy giocò un ruolo chiave nel sostegno all'ascesa del figlio al Campidoglio, attirando a sé più di una voce su fondi sospetti per la campagna elettorale. L'amicizia con il senatore Joseph McCarthy da parte della famiglia Kenendy