Spotters Magazine N°2 | Page 8

Abbiamo avuto l’onore e il piacere di intervistare il Tenente Colonnello Claudio Martinelli, Capo del Centro Produzione Audiovisivi del 5° Reparto dello Stato Maggiore Aeronautica, noto anche con il nome di “Troupe Azzurra”. Cominciamo dall'inizio: qual'è l'iter per entrare a far parte della Troupe Azzurra? R-Il Centro Produzione Audiovisivi, meglio conosciuto come Troupe Azzurra, nasce come Sezione Tecnica dello Stato Maggiore A.M., specializzato nelle riprese foto, video e cinematografiche, a terra e in volo. In passato, infatti, gli Ufficiali provenivano dalla Scuola Allievi Ufficiali A.M. di Firenze del Ruolo del Genio Aeronautico Specializzati in Fotografia e generalmente i primi del Corso di specializzazione in fotografia venivano assegnati alla Troupe Azzurra. I Sottufficiali, invece, venivano specializzati in fotografia presso la Scuola Sottufficiali di Caserta ed i primi del Corso venivano assegnati alla Troupe Azzurra. Al momento, pur cambiando ruoli e sedi degli Istituti di Formazione, di massima l’iter per entrare a far parte del Centro Produzione Audiovisivi rimane lo stesso. Presso il Centro, mentre gli Ufficiali si specializzano in tutti i settori d’impiego del Centro (foto-video-cinematografia-audio), i Sottufficiali vengono valutati per un breve periodo al fine di vedere quali caratteristiche tecniche e passione audiovisiva hanno, e vengono successivamente assegnati al settore video, cinematografico o fotografico. Nell’ambito del Centro, inoltre, opera un’aliquota di Ufficiali e Sottufficiali qualificati Equipaggi di Volo Operatori di Bordo Fotografi, vincitori di un concorso interno e annualmente sottoposti a visite per l’idoneità psico-fisica al volo su tutti i velivoli in linea A.M.. Si tratta del gruppo operativo meglio conosciuto come Troupe Azzurra. Qual'è il ruolo della passione per la fotografia e per i soggetti fotografati in questo mestiere? R-Indubbiamente la passione per la fotografia è fondamentale per un operatore della Troupe Azzurra e, di pari passo, c’è il forte legame con l’Aeronautica Militare ed il volo. Sono questi importanti fattori che consentono al personale della Troupe Azzurra di realizzare, spesso in modo apparentemente semplice, fotografie e riprese in volo ed a terra uniche e bellissime. Oltre alla preparazione contano anche i mezzi. Ci potete parlare della dotazione strumentale del Centro Produzione Audiovisivi? R-Per le riprese fotografiche utilizziamo corpi macchina NIKON D3 e D4, e D700 come macchina di back-up con un corredo di ottiche che vanno da Fish-eye 14mm. allo zoom fisso da 600 mm. Viviamo in un epoca in cui l'immagine appare un requisito fondamentale anche per le istituzioni statali, in questo contesto in che modo è cambiato – se un cambiamento c'è stato - il vostro lavoro? R-L’Aeronautica Militare, come dimostra la lunga tradizione del Centro Produzione Audiovisivi, ha da sempre creduto nella forza delle immagini, sia fotografiche che video, soprattutto quando realizzate da una “prospettiva” privilegiata come quella di un velivolo militare. Nel tempo, alla documentazione storica della Forza Armata, si è aggiunto un forte impegno per l’attualità, ma di fatto poco è cambiato in termini di professionalità e passione. Con l’avvento del digitale, di Internet e dei Social Network, il nostro lavoro è cambiato soltanto nella rapidità di risposta ai fini di Pubblica Informazione e promozione dell’immagine A.M., ma grazie alla tecnologia a disposizione e alla passione del personale nel tenersi sempre aggiornato sulle nuove tecniche fotografiche, riusciamo facilmente a rimanere al passo con l’evoluzione della comunicazione audiovisiva, specialmente nel complesso settore video senza perdere di qualità sia professionale che d’immagine. Sempre presenti al fianco dei Reparti dell'Aeronautica Militare per documentare con foto e video il loro enorme lavoro in patria e all'estero: qual'è l'immagine della Forza Armata che cercate di creare con il vostro lavoro? R-Vogliamo essere la “lente di ingrandimento” attraverso la quale far vedere e conoscere l’Aeronautica Militare, una forza armata composta da professionisti altamente qualificati che, ognuno nel proprio settore, contribuiscono al mantenimento della sicurezza e della pace sia nel nostro paese sia all’estero. Come nascono le foto delle Troupe Azzurra: sono studiate o si cerca di cogliere l'attimo? R-Tutte le missioni fotografiche e/o video, quelle in volo in particolare, sono studiate nei minimi dettagli. Prima di andare in volo in una missione addestrativa già pianificata, fotografi, piloti interessati e specialisti del velivolo partecipano ad un briefing dove si stabiliscono tutti i parametri necessari, in primis per la sicurezza del volo, quindi quote, frequenze radio (fondamentali), distanze tra i velivoli, rotte (in base alle condizioni di luce). Successivamente tutti memorizzano la “scaletta” delle inquadrature che gli Ufficiali della Troupe Azzurra hanno in mente. Il tutto in modo dettagliato per far si che, una volta in volo, non si debba improvvisare nulla. Spetta poi al fotografo o all’operatore cogliere l’attimo di luce e di scenario che renderà la foto unica ed irripetibile. Tra le foto dell'archivio della Troupe Azzurra spiccano numerose immagini certamente suggestive sia per la location sia per il particolare momento in cui sono state riprese: quali sono i lavori più difficili o complicati da compiere? R-Sicuramente sono le situazioni in cui la missione è operativa. In questo caso, come avviene in operazioni fuori area, il fotografo ha vita più complicata in quanto deve “inseguire” l’azione e non può dare nessuna indicazione per “correggere” la posizione del velivolo sul quale si trova o di quelli da fotografare. In queste particolari situazioni ci si affida all’abilità del fotografo, che dovrà cogliere, in poche frazioni di secondo, la luce corretta e la posizione ottimale dei velivoli per realizzare lo scatto fotografico. Parliamo delle fotografie aria – aria: è richiesta una preparazione specifica per la realizzazione di queste fotografie? R-Per l’ “air –to air”, il fotografo e l’operatore video devono avere certamente un’ottima preparazione fisica, specialmente quando si vola su velivoli come il Tornado o l’Eurofighter, aviogetti che sottopongono l’operatore a sollecitazioni che a volte toccano i 7-8 g di accelerazione. Questa pressione viene scaricata sul tronco della persona in modo non sempre uniforme in quanto si sta a bordo del seggiolino in una posizione di torsione laterale del busto per poter effettuare lo scatto fotografico o la ripresa video. Naturalmente l’attrezzatura audiovisiva al seguito rende il tutto più complicato! Per questo il personale si tiene costantemente allenato con specifici esercizi di potenziamento dei muscoli addominali e dei muscoli lombari. Foto di oggi, ma anche tante foto che raccontano il passato della Forza Armata e del paese stesso. Quali sono i pezzi pregiati di questo patrimonio? R-Presso il C.P.A. sono conservati i preziosissimi archivi di Fototeca Storica e di Cineteca Storica sin dai primi anni del 1900. Questo, come dico sempre, è un onore ed un onere che inorgoglisce me ed i miei preziosi collaboratori. Facciamo un continuo monitoraggio di questi archivi e si va sempre alla ricerca di un corretto sistema di conservazione delle delicate las tre fotografiche e delle pellicole 35 mm. cinematografiche. Cosa riserva il futuro alla Troupe Azzurra? R-C’è la forte volontà di digitalizzare la Fototeca Storica e la Cineteca Storica dell’A.M., proprio per preservare questi preziosi originali, accanto a quella – ovviamente – di continuare seguire da vicino e sempre in prima linea l’Aeronautica Militare durante le attività operative, consapevoli che tutto quello che si riesce a documentare in modo sempre professionale oggi, sarà storia dell’Aeronautica Militare domani! 8 Spotters Magazine