Spotters Magazine N°2 | Page 52

news Associazione Italiana Studi Aeronautici Muove i primi l’AISA, Associazione Italiana Studi Aeronautici, con l’obiettivo di diventare un polo di aggregazione per chiunque voglia intraprendere un cammino verso un mondo nuovo e affascinante e per chi è già immerso nell’immensa varietà di discipline racchiuse nell’aviazione. Nell’idea di base di AISA c’è la creazione di un punto d’incontro tra vecchie e nuove generazioni formando una base concreta per chi vuole realizzare e realizzarsi nel mondo dell’aviazione e tenendo la porta aperta a idee, progetti, emozioni che mantengano viva la cultura del volo. Sotto l’egida dell’AISA si riunisce una comunità di appassionati e professionisti per custodire insieme il glorioso passato dell’aviazione e delinearne un futuro più certo. “AISA è un’idea semplice.” Spiega il presidente, Manuel Etzi. “Ma noi pensiamo che le idee semplici siano il miglior punto di partenza per realizzare grandi progetti. L’idea nasce nell’hangar di un Club di volo, in un grande aeroporto, tra amici, mentre si parla di lunghe navigazioni, di prestazioni e di aeroplani. L’idea parte, come spesso accade, dal singolo, ma ben presto contagia tutti gli altri, uomini dell’aria che condividono lo stesso pensiero, dando vita all’AISA.” La mission dell’Associazione, che non ha alcun fine di lucro, si riassume in diversi punti programmatici: -Promuovere e ampliare le attività culturali legate all’aeronautica. -Dare impulso e tutelare il patrimonio storico culturale aeronautico italiano. -Promuovere attività di carattere turistico legate all’attività di volo. -Divenire un polo di aggregazione degli appassionati e professionisti di materie aeronautiche. -Creare attività di formazione aeronautica e incrementare le opportunità professionali. -Sostenere attività culturali quali convegni, mostre, conferenze, dibattiti, seminari, concorsi, e laboratori. -Realizzare attività editoriale: pubblicazione di bollettini, di atti di convegni, di seminari, nonché di studi, produzioni e ricerche compiute. -Attivare costantemente contatti, collaborazioni, collegamenti, rafforzandone le relazioni, con soggetti pubblici e privati con i quali promuovere le attività sopra elencate. -Incrementare il coordinamento degli studi e delle ricerche scientifiche in materia di sicurezza del volo. L’associazione propone principalmente di studiare le tematiche inerenti le discipline di volo, promuovere la cultura aeronautica nei suoi aspetti storici, letterari e culturali in genere, tutelare il patrimonio storico culturale dell’aviazione e incoraggiare le attività di volo reale, simulato e le branche ad essi connesse. “AISA è l’acronimo di Associazione Italiana Studi Aeronautici dedicata alla memoria di “Anna Maria Cocco”,” spiega il presidente Etzi, “nome assunto dopo un’attenta analisi e una lunga selezione perché dal nome vogliamo partire per realizzare i nostri progetti. Inizieremo appunto dallo studio, base per capire a fondo qualsiasi disciplina, tanto più l’aviazione in tutti i suoi aspetti. La dedica ricorda una donna che diede vita ad una passione, quella per il volo, sostenendola e incoraggiandola, regalandola con dedizione ad un figlio. Abbiamo voluto che fosse il simbolo di tutte quelle famiglie, padri e madri, che sostengono i propri ragazzi nel perseguimento di un grande obbiettivo, interpretando il volo come una scuola di vita e di formazione.” All’interno dell’AISA assumerà un grande ruolo il Comitato Tecnico Scientifico, l’organismo che svolge un ruolo di consulenza scientifica in relazione ai programmi definiti dall’associazione stessa. Il Comitato Tecnico Scientifico supporterà mediante ricerca, in base alle specifiche aree di competenza, le attività dell’associazione e gli aspetti fondamentali del mondo aeronautico, sviluppare ricerche su argomenti specifici legati al mondo dell’aviazione e individuare nuovi aspetti emergenti nel panorama scientifico e proporre potenziali implementazioni, diffondere la cultura della sicurezza volo. L’AISA inoltre dispone di un Flight Team, un organismo con lo scopo di favorire la pratica, lo sviluppo e la diffusione di attività intese come mezzo di formazione psico-fisica e morale mediante la gestione di ogni forma di attività agonistica e ricreativa, con particolare riferimento alla pratica degli sport aeronautici e di volo in genere. Nel rispetto dello statuto e delle intenzioni dei fondatori, l’associazione porrà particolare attenzioneponiamo particolare attenzione alla diffusione e alla tutela della cultu ra aeronautica attraverso l’interesse concreto nei confronti delle numerose discipline legate all’aviazione. “Per noi dell’AISA assumono particolare importanza quelle attività che accomunano migliaia di appassionati i quali soddisfano la loro passione attraverso branche differenti che abbiano come comune denominatore: gli aeroplani.” Spiega il presidente dell’AISA. “Tra queste, il consiglio direttivo dell’associazione, ha individuato lo spotting aeronautico, il volo simulato, la letteratura e cinematografia aeronautica, l’aeromodellismo eccetera. Questo perché siamo convinti che il vasto mondo che gravita intorno all’aviazione sia e debba continuare ad essere la culla della cultura aeronautica dalla quale partire, soprattutto per i più giovani, per inseguire il grande sogno del volo. Tali attività complementari alla vera e propria attività di volo, devono rappresentare un crocevia per tutti coloro tutti coloro che cercano gratificazioni, emozioni e gioia di vivere attraverso una disciplina che regala, a 360°, infinite possibilità di coltivare bellissime passioni.” Uno di questi campi è certamente lo spotting. “Uno di questi campi è quello degli spotters,” spiega Manuel Etzi, “dei veri e propri ‘cacciatori di aeroplani’ che, armati di fotocamere e obiettivi più o meno potenti o di semplici compatte, immortalano aerei di ogni tipo, creando una vera e propria collezione personale oggi ampiamente condivisibile e condivisa attraverso il web. Aldilà dell’aspetto puramente artistico della fotografia aeronautica, gli scatti degli spotters sono infatti spesso capolavori di tecnica e creatività, vi è la dedizione, spesso maniacale nei confronti di questa attività. Lo spotter è anche un’ appassionato di aviazione o lo è divenuto proprio fotografando gli aeroplani quindi conoscendoli da vicino. E’ quindi una persona che unisce due passioni totalizzanti quali la fotografia e il volo. Per questo, noi dell’AISA pensiamo che questa attività debba essere tutelata e valorizzata perché il binomio così stretto tra due grandi discipline è una risorsa per l’uomo e soprattutto per i giovani, che possono trovare in questa attività un campo nel quale applicarsi, attraverso il quale sconfiggere la monotonia e nel quale specializzarsi, ma soprattutto per trovare un traino per la realizzazione personale, il confronto e l’aggregazione. Per questo l’AISA porrà molta attenzione allo sviluppo di questa attività, sperando di poter contribuire, con gli esperti del settore, a creare spazi sempre più vasti all’interno dei quali poter dare libero sfogo alla passione degli spotters.” A questo proposito, il Comitato Tecnico-Scientifico dell’AISA, composto da esperti di diverse aree del mondo aeronautico, ha integrato al suo interno, il settore Spotting. a cura di Carlo Dedoni 52 Spotters Magazine