4green TECNOLOGIA / RICICLO
Le operazioni di demolizione rappresentano il primo passo per il recupero delle plastiche automotive, oggi al centro della revisione della direttiva ELV
Previsioni IDTechEx sulla crescita del contenuto di plastica riciclata e bioplastica nelle autovetture 2025-2035. Fonte IDTechEx
Cruscotti, pannelli porta e rivestimenti interni realizzati con plastiche riciclate: l’ industria automobilistica inizia ad adottare soluzioni più sostenibili poi riconosciuto che la catena di approvvigionamento automobilistico non dispone delle infrastrutture e dei materiali necessari per raggiungere questi obiettivi nei tempi inizialmente proposti. Questo riconoscimento ha portato a un ammorbidimento della tempistica di transizione, ma il passaggio fondamentale verso un maggiore contenuto riciclato e una migliore riciclabilità rimane invariato. IDTechEx ha individuato, nelle sue ultime previsioni di mercato, che le case automobilistiche faranno fatica a raggiungere gli obiettivi rivisti della direttiva sui veicoli fuori uso. La capacità delle case automobilistiche di conformarsi a queste nuove normative dipenderà dalla collaborazione della catena di fornitura, dagli investimenti nelle tecnologie di riciclaggio e dalla flessibilità normativa dei prossimi anni. In“ Sustainable Plastics for Automotive 2025-2035: Market, Players, and Forecasts”, IDTechEx fornisce un’ analisi approfondita di come le pressioni normative, come la direttiva sui veicoli fuori uso, plasmeranno il mercato e guideranno l’ innovazione dei materiali e le strategie di adozione.
Cambiamenti chiave nella direttiva ELV rivista
- Contenuto obbligatorio di plastica riciclata- La proposta iniziale richiedeva almeno il 25 % di plastica riciclata nei nuovi veicoli, di cui il 25 % derivante dai veicoli fuori uso. Tuttavia, in seguito alle preoccupazioni dell’ industria circa la fattibilità, il Parlamento europeo ha abbassato l’ obiettivo complessivo di plastica riciclata al 20 %, con il 15 % specificamente proveniente da fonti derivate da PFU.- Responsabilità estesa del produttore( EPR)- Gli OEM avranno una maggiore responsabilità finanziaria per lo smaltimento dei veicoli e il recupero dei materiali, garantendo scelte di progettazione più sostenibili e una maggiore integrazione della riciclabilità nella fase di progettazione.- Controllo più severo delle esportazioni di veicoli- Sistemi di tracciamento più severi e divieti di esportazione di veicoli usati non idonei alla circolazione mirano a ridurre le esportazioni di rifiuti e a garantire il recupero dei materiali all’ interno dell’ UE.- Inclusione di altri tipi di veicoli- Il regolamento rivisto estende la copertura a motocicli, autocarri e autobus, imponendo a una più ampia gamma di case automobilistiche di rispettare i requisiti di sostenibilità.
Previsioni IDTechEx: le case automobilistiche faranno fatica a soddisfare la conformità dei veicoli fuori uso
IDTechEx ha individuato che le case automobilistiche dovranno affrontare sfide significative per soddisfare gli obiettivi di revisione dei veicoli fuori uso. Secondo le ultime previsioni di mercato di IDTechEx, il contenuto di plastiche sostenibili nei veicoli dovrebbe raggiungere il 18 % entro il 2035, con il 15 % di plastiche riciclate e il restante 3 % di plastiche a base biologica. Sebbene questo rappresenti un progresso sostanziale, è al di sotto delle ambizioni di molti responsabili politici e delle case automobilistiche. Questo divario evidenzia l’ urgente necessità di una maggiore collaborazione tra le catene di fornitura, di investimenti infrastrutturali e di sostegno politico.
Offerta limitata di plastiche riciclate per autoveicoli
Una delle sfide principali per raggiungere gli obiettivi dei veicoli fuori uso( ELV) è la limitata disponibilità di plastiche riciclate di alta qualità adatte alle applicazioni automobilistiche. Il polipropilene( rPP), il polietilene( rPE) e la poliammide( rPA) riciclati per il settore automobilistico sono ancora poco disponibili. Attualmente, la maggior parte delle plastiche provenienti dai veicoli rottamati viene riciclata per applicazioni non automobilistiche o incenerita a causa della mancanza di sistemi di raccolta e selezione standardizzati. Per superare questa sfida, gli OEM e i fornitori devono collaborare strettamente con i demolitori e i riciclatori per migliorare il recupero e la reintegrazione delle plastiche a fine vita nella produzione automobilistica, garantendo un approccio più circolare e sostenibile ai materiali dei veicoli.
Costi elevati dei materiali riciclati e biobased
Nonostante i mandati normativi, il divario di costo tra plastiche vergini e sostenibili rimane un ostacolo significativo a una più ampia adozione nelle applicazioni automobilistiche. Le plastiche riciclate richiedono un’ ampia lavorazione, tra cui la selezione, la decontaminazione e il ritrattamento, che ne aumenta il costo complessivo. Il riciclo chimico, che ha il potenziale di fornire polimeri chimicamente identici, è costoso e ad alta intensità energetica, il che ne limita la scalabilità commerciale. Allo stesso modo, le bioplastiche devono affrontare sfide legate alla disponibilità di materie prime e ai costi di produzione più elevati rispetto alle alternative convenzionali basate sulla petrolchimica. Inoltre, le fluttuazioni dei prezzi del petrolio hanno un impatto diretto sulla competitività dei costi delle plastiche vergini, rendendo le alternative riciclate e biobased meno redditizie quando i prezzi del petrolio sono bassi. Per stabilizzare i prezzi e garantire una fornitura affidabile, gli OEM e i fornitori di primo livello devono stabilire accordi a lungo termine con i riciclatori e investire in sistemi a ciclo chiuso che garantiscano la disponibilità dei materiali a costi prevedibili.
Necessità di una maggiore collaborazione lungo la catena di fornitura
Il raggiungimento della conformità dei veicoli fuori uso( ELV) richiederà una maggiore collaborazione tra case automobilistiche, demolitori, fornitori di materiali e responsabili politici per migliorare la circolarità delle plastiche per autoveicoli. I demolitori devono adottare tecnologie di selezione avanzate per recuperare plastiche di qualità superiore dai veicoli rottamati. In fase di progettazione, gli OEM devono dare priorità alla riciclabilità, riducendo l’ uso di componenti a materiali misti difficili da trattare a fine vita. Nel frattempo, i produttori di polimeri e i riciclatori devono sviluppare formulazioni migliori che consentano alle plastiche riciclate e a base biologica di soddisfare i rigorosi standard di prestazione automobilistica. Alcune case automobilistiche e fornitori stanno già facendo progressi in questo campo: Nissan e Bmw hanno incorporato contenuti riciclati negli interni dei veicoli e nei componenti strutturali, mentre Stellantis e Renault stanno ampliando i programmi di recupero della plastica a ciclo chiuso in collaborazione con riciclatori e demolitori. Inoltre, i principali fornitori di materiali, come Basf e Covestro, stanno investendo in polimeri sostenibili di nuova generazione per sostenere la crescente domanda di plastiche ad alte prestazioni, riciclate e biobased nel settore automobilistico.
60 I MAGGIO 2025 I PLAST4GREEN