SMART LAND SUD EST MILANO SMART LAND SUD EST MILANO - FASE 1 | Page 66

66 Smart Land Sud Est Milano - Fase 1 st’area attrattiva da diversi punti di vista”. E con gli altri Comuni, come in- tendete rapportarvi? “Il prossimo passo, dopo aver consolidato il progetto e messo a punto alcuni aspetti organizzativi, è aprire agli altri Comuni dell’area. E credo che non sarà un compi- to difficile. Dipende anche da noi: dalla nostra capacità di rendere smart l’idea messa a punto”. Per Checchi i temi attorno a cui mettere in campo dei progetti vanno oltre i macro obiettivi del protocollo. “I cinque corridoi tematici, come sono stati chiamati, sono ovvia- mente da perseguire, perché si collocano all’interno delle linee di finanziamento dei progetti eu- ropei. All’interno di queste ma- cro questioni mi piace ricordare alcune nostre idee messe a pun- to per rendere attrattiva la nostra zona. Penso ai percorsi legati alle presenze storico-architetto- niche delle abbazie e delle di- more storiche, alla presenza dei corsi d’acqua frutto delle opere dei monaci cistercensi, all’esi- stenza di poli sanitari pubblici e privati, alla necessità di un si- stema di trasporto pubblico in- novativo e, infine, al ruolo e allo sviluppo delle funzioni terziarie, tema molto sentito nel mio Co- mune per ovvi motivi”. Già, i privati. Come si qualifi- ca, nel protocollo che avete sottoscritto, questo tipo di rapporto? “Si tratta di un aspetto impor- tante, direi decisivo, rispetto alle sorti di questa nostra iniziativa. Nel Sud Est milanese possiamo vantare presenze significative: oltre a Eni e Saipem, abbiamo, sempre a San Donato, Metro e Bmw, Mapei a Mediglia e nu- merose altre imprese di medie dimensioni e importanza sparse tra l’asse della Paullese e quel- lo dell’Emilia. Credo - e lo dico per esperienza personale - che nei confronti del mondo delle imprese dovremmo assume- re un atteggiamento differente rispetto a quello storicamente consolidato. Chiedere cioè al mondo della produzione ciò che effettivamente serve loro per mi- gliorare l’appetibilità del nostro territorio”. In tutto questo, l’associazio- ne dei Comuni, l’Anci, cosa ne pensa di questa vostra inizia- tiva? “Su questi temi, Anci Lombardia c’è. A tal punto che di recente con la Regione ha sottoscrit- to un documento per finanzia- re progetti pilota sul tema della Smart Land. Come si vede, non siamo i soli ad aver scommesso su questo asse strategico”.