progetti
Equilibrio
Villa K , progetto di Alvisi Kirimoto , è il risultato di un equilibrio eccellente tra il recupero di fabbricati antichi e tradizionali e nuove geometrie contemporanee . Il filo conduttore è il paesaggio , che si mostra come costante protagonista . Il rapporto tra interno ed esterno viene curato in modo elegante , sia che si tratti del nuovo volume trasparente , che del recupero delle finestrature esistenti
Gaia Mussi , foto di Marco Cappelletti , Mattia Caprara e Flavio Pescatori
Il recupero di un edificio esistente è un ’ operazione che richiede una certa sensibilità , la capacità di stare in equilibrio tra ciò che è stato e ciò che sarà . Permangono , in aggiunta , tutti i temi principali della progettazione , tra cui la relazione con il contesto e il soddisfacimento delle necessità della committenza . La capacità dei progettisti passa anche attraverso il modo in cui viene colta l ’ opportunità di dare nuova vita a un fabbricato che , per quanto porti con sé una storia , richiede di essere riqualificato e reso contemporaneo , da un punto di vista architettonico , ma anche e soprattutto tecnologico . I vincoli si trasformano in spunti ed è possibile rendere fluido il confine tra esistente e nuovo . In queste dinamiche , il ruolo dell ’ involucro è essenziale . Da un lato è ciò che trasmette l ’ immagine dell ’ edificio , dall ’ altro è il terreno su cui si gioca principalmente la partita tra conservare e rinnovare . Discorso ancor più delicato quando si parla di involucro trasparente . Proprio per la necessità di adeguare l ’ edificio alle necessità prestazionali di oggi , difficilmente i serramenti esistenti vengono conservati intatti . Nella maggior parte dei casi si procede a una totale sostituzione e la loro scelta deve proprio rispondere alla complessità del
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