Showroom Giugno-Luglio 2022 | Page 81

efficace perché i follower dei creator , di norma , nutrono una grande stima per loro , li considerano esperti affidabili e sono stimolati ad acquistare seguendo i loro suggerimenti . Ma una dinamica di questo tipo può avere impatto anche nel settore B2B ? Nelle aziende B2B il passaparola resta ancora uno strumento potente per scegliere fornitori e collaboratori , e il linguaggio dell ’ influencer , che in un certo senso è un ’ altra forma di passaparola tra persone che si pongono sullo stesso livello , si inserisce perfettamente in una strategia di marketing per questo settore . La difficoltà è che il prodotto o servizio sono più difficili da raccontare rispetto a quelli del settore B2C , il procedimento d ’ acquisto è più lungo e complesso e l ’ azienda non fa acquisti d ’ impulso . Ma , se si sceglie la piattaforma corretta ( per esempio , LinkedIn ) e l ’ influencer giusto ( che può essere anche interno all ’ azienda ) si può creare un ’ efficace strategia di influencer marketing anche nel settore B2B .
COME MISURARE L ’ ATTIVITÀ DEGLI INFLUENCER Scegliere il miglior collaboratore per impostare una strategia di influencer marketing non è semplice : per identificarlo , bisogna capire come si misura concretamente l ’ influenza che ha sul proprio pubblico . Se la misurazione dell ’ influenza non viene effettuata secondo KPI precisi , ma solo in modo soggettivo , questo rischia di mandare a monte tutta la strategia , che non darà i risultati sperati . Il numero di follower , il dato più intuitivo , da solo non basta . La copertura di un contenuto su una specifica piattaforma sta infatti perdendo sempre più importanza come punto di riferimento nell ’ influencer marketing , e per risultare efficace deve essere messa a confronto con altri due KPI : 1 . Rilevanza : quanto spesso si parla di un argomento ;
2 . Risonanza : il coinvolgimento che si ottiene dalla creazione e dalla pubblicazione di contenuti su quel determinato argomento . Questi strumenti misurano dati precisi , che hanno valore oggettivo . E anche seguendo algoritmi diversi dati da piattaforme diverse , sono altrettanto efficaci . Combinando portata , rilevanza e risonanza si può arrivare per esempio a impostare l ’ attività con un brand ambassador con 10.000 follower ( macro-influencer ) o anche solo 1.000 follower ( nano-influencer ), che , nonostante un numero basso di seguaci , può portare a maggiori conversioni grazie al legame molto stretto con il proprio pubblico . Gli strumenti di monitoraggio dei social media ( ad es . Hootsuite ®, Brandwatch , Echobot ) forniscono infine un aiuto prezioso nell ’ analisi dei dati per scegliere l ’ influencer giusto e misurarne i risultati .
COME SCEGLIERE L ’ INFLUENCER GIUSTO Quando inizia la ricerca del candidato , il primo luogo in cui fare scouting sono sicuramente i social network . Oltre a
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