editoriale
IL RIVENDITORE 2. 0
Il mercato del retail è in piena fase evolutiva. La presenza fisica e digitale dello showroom sta cambiando l’ aspetto e l’ assetto delle rivendite, anche di quelle specializzate. I distributori di porte, finestre e complementi si destreggiano in questo mutevole scenario, mentre guardano con attenzione al mercato dell’ edilizia, al calo degli incentivi, agli investimenti che si spostano dal residenziale al non residenziale. Il contesto non è dei più semplici nè dei più chiari, ma dal nostro punto d’ osservazione super partes, emerge con forza la rinnovata centralità della figura dei rivenditori sul mercato, destinata a crescere. In qualche momento, tempo fa, ci era parso che il confine tra produttori e rivenditori diventasse sempre più labile e che non ci fosse più una netta distinzione tra le figure. In effetti tanti piccoli produttori di serramenti hanno aperto negli anni una rivendita e alcuni rivenditori potevano contare su una piccola officina di produzione, magari specializzata in un particolare manufatto. Insomma, chi produceva rivendeva e chi vendeva produceva. Il mercato attuale si sta delineando in un determinato modo e non lascia più spazio a improvvisazioni, pressapochismi, bassa qualità e inesperienze. Servono un obiettivo, una struttura, una visione, un progetto. Sono necessarie capacità, formazione, conoscenza e coerenza. I produttori che oggi sono ancora delle piccole realtà avranno due possibilità: strutturarsi come medie industrie, con stabilimenti robotizzati e un’ offerta sempre più completa, oppure trasformarsi in rivenditori evoluti, esperti di vendita, profondi conoscitori delle tecniche di posa, in grado di dialogare in cantiere con le diverse maestranze e capaci di offrire anche servizi di post-vendita e manutenzione. Quest’ ultima strada sarà quella che dovranno percorre anche i rivenditori chiamati a specializzarsi in tematiche prettamente tecniche. E qui nasce il rivenditore 2.0. Una visione che da qualche tempo condivido con vari attori del settore e che si sta delineando all’ orizzonte in maniera sempre più nitida e che, sono certa, aiuterà ad alzare il livello qualitativo del nostro comparto nei prossimi anni. In questo quadro ci sono, ovviamente, delle eccezioni. Possiamo definirli artigiani 2.0: ancora a cavallo tra produzione e rivendita, ma con un’ offerta qualitativa di altissimo livello e un mercato di riferimento specifico e molto consolidato. Questi professionisti sopravviveranno a qualsiasi crisi o variazione di mercato, con o senza bonus perché loro sono“ i maestri del serramento”!
Olga Munini
Resta sempre collegato con noi
Scrivete commenti e domande a olga. munini @ dbinformation. it 9