dossier
PROGETTARE SPAZI PER LA CULTURA
Progettare edifici destinati al mondo culturale implica la soddisfazione di diversi requisiti che comprendono oltre alla funzionalità anche il comfort , la sostenibilità e , non ultimo , l ’ estetica . In questo gioco di equilibri , l ’ involucro e i serramenti assolvono un ruolo fondamentale
Gaia Mussi
Realizzare un edificio destinato a ospitare funzioni culturali offre ai progettisti stimoli molto interessanti . Spazi come musei , teatri , biblioteche , auditorium , sale espositive e centri polifunzionali , devono soddisfare un delicato equilibrio tra estetica , funzionalità e significato simbolico . Un edificio di questa tipologia non può essere un semplice contenitore di attività , eventi o opere d ’ arte , ma deve diventare un simbolo di identità e un punto di riferimento per la comunità . Tutto ciò apre il dialogo a tematiche progettuali che includono la relazione tra l ’ edificio e il contesto in cui è inserito , la sostenibilità delle soluzioni individuate , il comfort interno , la flessibilità , l ’ adattabilità e l ’ accessibilità . Infine , un edificio culturale deve comunicare emozioni , stimolare la creatività e promuovere la conoscenza . Per raggiungere tutti questi ambiziosi obiettivi , ogni dettaglio è cruciale : dalla scelta dei materiali alla forma degli spazi , fino alla luce e ai percorsi interni . L ’ involucro e i serramenti , pertanto , sono da studiare in modo molto attento , poiché essenziali per la buona riuscita del progetto . Chiaramente , a seconda della specifica funzione assolta dagli spazi , cambia l ’ approccio da attuare , così come fa la differenza il fatto che si tratti di una nuova costruzione o di un recupero di un edificio esistente .
RELAZIONE TRA FUNZIONE E INVOLUCRO Gli edifici culturali , proprio come qualsiasi altra tipologia di costruzione , devono garantire funzionalità e caratteristiche che , in fase progettuale , sono requisiti vincolanti per lo sviluppo di una soluzione coerente e adeguata alla necessità . In questo caso , prevale l ’ esigenza di studiare ad hoc ogni progetto . Progettare una biblioteca , infatti , è sicuramente diverso da progettare un museo o un teatro : a seconda della funzione assolta , cambiano radicalmente spazi e ambienti . Ciò porta con sé conseguenze che , a cascata , riguardano tutti gli altri aspetti progettuali . In alcuni contesti , gli spazi devono essere ampi , luminosi , facilmente accessibili e fruibili a tutti i visitatori . Questo porta all ’ utilizzo di superfici vetrate , a una forte prevalenza di illuminazione naturale , alla massima permeabilità della struttura . L ’ utilizzo di superfici vetrate di grandi dimensioni , spesso caratterizzate da profili minimali , permette qui di valorizzare la continuità tra interno ed esterno , favorendo un dialogo con l ’ ambiente circostante e offrendo al pubblico un ’ esperienza immersiva . In altri , invece , è fondamentale che la luce sia attentamente definita , stabile nel tempo e con caratteristiche che sarebbe impossibile garantire tramite la luce naturale . È per questo che in molti musei l ’ illuminazione naturale non è la principale fonte di luce e l ’ equilibrio perfetto è ricostruito grazie alla luce artificiale . Si creano così involucri che spesso sono caratterizzate da forme e materiali scelti sulla base della natura del luogo e dell ’ esposizione , mentre i serramenti sono organizzati in modo molto tradizionale in corrispondenza degli spazi accessori , come uffici o depositi . In alcuni casi , le superfici vetrate vengono anche coperte o , per lo meno almeno in parte oscurate , tramite tendaggi o elementi mobili , regolando la luce anche in un secondo momento . Diversa ancora la situazione dei teatri , dove solo il palcoscenico e gli attori sono illuminati , con
50