SeaCastle Magazine SeacastleMagazine n.3 sett-ott.2017 | Page 30

n. SOGNIAMO / OUR DREAMS Un centro ricreativo LETTERE AL DIRETTORE O U gni occasione è buona per ricordare che giovani e giovanissimi sono in sovrappeso e muti. Ma cosa si fa per schiodarli dal computer, dai videogames e dalle merendine ? Se guardiamo nel nostro piccolo, cosa offre Cmare per passare qualche ora di svago sano e incontrarsi ? La palestra per molti risulta monotona, mentre il calcio, la pallavolo o la pallacanestro sono impegnativi come tutti i giochi di squadra. Rimane la movida, cioè quel girovagare lento e sussiegoso, in cui predomina l’esibizione di trucchi e vestiti. Ultimamente si è aggiunto il rito dell’Happy Hour. Oppure la sempreverde consuetudine di “prendere-una-pizza”. Insomma ben vestirsi, mangiare e bere, individuati come status symbol già da ragazzini. Sarebbe molto bello avere un luogo di aggregazione aperto tutto l’anno, dove poter scegliere tra attività individuali e comunque non competitive: giocare a scacchi, a freccette, a biliardo, a bowling, a squash, a badminton. Niente computer, niente cellulari, abbigliamento casual, niente alcohol. Solo persone reali che vogliono incontrarsi vis-à-vis col pretesto di qualche passatempo simpatico. Non è utopistico. Non ci sarebbe bisogno di costruire strutture nuove, altro cemento su cemento. Ci sono locali vuoti e/o confiscati alla mafia, che si prestano bene a questa destinazione. Un “leisure centre”, una alternativa allo “struscio”, una offerta turistica in più, una opportunità di lavoro per la sua gestione e manutenzione. E sicuramente sarebbe apprezzato anche dagli adulti. 30 S ea C astle M agazine …meditate gente, meditate… n mio amico, l’altro giorno, mi faceva notare che in paese le sale scommesse sono aumentate in maniera preoccupante… Tranquilli, siamo perfettamente in linea con le italiche tendenze e in netta controtendenza con quanto avviene negli altri Paesi civili, in giro per il mondo. Sono andato a cercare su google e ho scoperto che trenta milioni di italiani (il 50% della popolazione) spendono in media 2.000,00 euro l’anno in schedine, grattini ed altre amenità. Se all’inizio c’era solo il lotto (definito “acquavite dei poveri”) oggi gli italiani si ubriacano di superenalotto, gratta e vinci, lotterie, cavalli, scommesse, poker on line, … A Castellammare, poi, ci mancava giusto la vincita! In paese, infatti, qualche anno fa, c’è stata una vincita da oltre un milione di euro, di quelle a lento rilascio; la vincita che ti garantisce una vecchiaia serena, il miracoloso placebo contro la buia insicurezza dell’oggi e l’oscura incertezza del domani. Ci rifletto un po’ su e tiro fuori il ritratto dell’italiano tipo: spensierato e al tempo stesso impensierito, fatalista e realista, che non riuscendo a programmare il suo futuro ... se lo gioca! …meditate gente, meditate… architur