SeaCastle Magazine SeacastleMagazine n.2 agosto 2017 | Page 3

EDITORIALE / EDITORIAL D irettore R esponsabile prof. Paola Prizzi Merljak freelance journalist L ’amore e i suoi contrari. Che sono tanti. Abbandono, indifferenza, disinteresse, incuria, disaffezione, rancore, silenzio, cialtroneria. E la lista potrebbe continuare. L’amore come affezione e senso di appartenenza sembra non esistere in tanti castellammaresi. Addirittura pare che parecchi si siano abituati, con la solita rassegnazione fatalistica, anche ai periodici incendi della propria terra. Si fa presto a dire piromani o criminali che riducono in cenere un territorio che molti ci invidiano. Se ci fosse più amore, cioè più attenzione, coscienza civica, attaccamento per la natura ricevuta in dono, i malati o i delinquenti avrebbero vita più difficile. Magari ci fosse meno incuria o menefreghismo a cominciare dai tanti proprietari terrieri che lasciano incolte le proprie terre e dai fattori poco efficienti! A questo punto l’indignazione e la fuga dopo ogni ennesimo incendio non bastano più. Bisogna combatterli con armi tecnologiche, visto che la presenza umana non può controllare un territorio ampio ed impervio. Esistono ormai numerosi dispositivi elettronici e così miniaturizzati da essere praticamente invisibili. Questi esseri ignobili, che credono di andare per boschi e radure praticamente introvabili, devono avere la certezza che sopra di loro e attorno a loro c’è un occhio intelligente che registra le loro mosse. Devono aver paura di accendere una miccia, perché da un qualsiasi ramo o apparente nido o insospettabile siepe qualcuno li osserva. L ove as attachment and sense of belonging seems do not exist in Castellammare. Many persons talk about fires as normal recurring facts. Usual fatalism ! Guilt of pyromaniacs or criminals – people say. That it is. But if there were more love, attention, civic awareness for the splendid nature we have received as gift, who is insane or criminal could not act easily. If only landowners were less negligent in cleaning own plots of land! At this point, any resentment or escape after every fire is not more sufficient. It is necessary to fight them with technologic devices so small that cannot be seen. These ignoble guys, that believe to be invisible inside the wood, must to be certain that above and around them a clever eye records their movements. They must get scared to provoke a fire, because from a branch or apparent nest or hedge someone observes their face. S ea C astle M agazine 3