SeaCastle Magazine SeacastleMagazine n.2 agosto 2017 | Page 24

ENOGASTRONOMIA / FOOD & WINE D Il vino si degusta, non si beve! di Piero Rotolo Q ualche suggerimento per chi da bevitore vuole trasformarsi in degustatore del nettare di Bacco e assaporarne le mille sfumature. Una cosa è bere il vino, tutt’altro è degustarlo. In questo secondo caso è necessario attivare i sensi, in particolare l’olfatto e il gusto, per percepire e valutare le caratteristiche del vino. Intanto, il vino va degustato in un calice per la valutazione dei profumi. Come si prende un calice? La prima regola da seguire è di impugnare il calice sulla base, con il pollice posto sopra e vicino allo stelo e l’indice, ricurvo, sotto di questa. Il vino deve occupare circa 1/3 della capacità del calice e si inclina a 45°. Dapprima si osserva la tonalità del vino dall’alto, la cosiddetta unghia del vino, cioè uno strato sottile di vino nel bordo del bicchiere. Gli Archetti, detti anche gambi, sono le lacrime del vino che scendono incolori lungo la parete del bicchiere quando viene mosso in fase di degustazione. L’ampiezza degli archetti è inversamente proporzionale alla concentrazione alcolica. Più sono lenti a scendere gli archetti nel bicchiere, più il vino è denso e rivelerà una lunga persistenza gustativa. L’olfatto è il senso più importante per la degustazione. Il vino deve essere 24 S ea C astle M agazine annusato prima a bicchiere fermo, e in questo modo si percepiscono le sostanze più volatili. Poi si rotea con movimento ampio e lento. Il leggero velo di vino formatosi sulle pareti del bicchiere evapora e, con l’inspirazione, si avvertono tutti i profumi contenuti nel vino. Dall’esame olfattivo si valuta la pulizia del vino, se non presenta odori sgradevoli, la piacevolezza, la potenza odorosa del vino e la persistenza degli odori percepiti. Per ultimo, le papille gustative della lingua vengono stimolate quando il vino si trova in bocca. I sapori avvertibili dalla lingua sono: dolce; salato; acido e amaro. Il sapore dolce è percepito solo sulla punta della lingua; il sapore acido lungo tutto il bordo della lingua; il sapore salato più all’interno; il sapore amaro si percepisce nella parte posteriore della lingua. Si introduce una piccola quantità di vino in bocca, facendo una sorta di gargarismi, e si ruota in modo da raggiungere tutte le zone della cavità orale e dopo aver deglutito il vino si deve effettuare una masticazione a bocca vuota per valutarne la persistenza gusto-olfattiva. Seguendo queste indicazioni, il vino si percepirà sempre più come un’opera d’arte. rinking the wine is not the same to taste it. In this second meaning it is necessary to activate the senses, in particular the sense of smell and the taste, to perceive and evaluate the characteristics of the wine. First of all wine must be tasted in a chalice to evaluate the scent. But how to hold a chalice? The first rule to follow is holding the chalice at the base, with the thumb on and close to the stem and the forefinger, curved, under it. Then look at the shade of the wine from the top, the so called “nail of the wine”, that is to say a thin layer of wine on the edge of the glass. The small arches, also known as stems, are the tears (drops) of the wine which, colorless, go down along the inner side of the glass after moving it during the tasting. The width of the arches is in inverse relation to the alcoholic concentration. Slower are the arches to go down the inner side of the glass, denser is the wine and it will reveal a longer taste persistence. The wine must be smelt with the glass still, so that you can perceive the most volatile elements. Then turn the glass with a wide and slow motion. With the breathing in you perceive all the scents of the wine. From the olfactory exam you can evaluate the cleanness of the wine. Finally, the taste buds of the tongue are stimulated when the wine is tasted. Drink a small sip of wine, making some kinds of gargles, in order to reach every area of the oral cavity and after having swallowed the wine chew at empty mouth to evaluate the taste-olfactory persistence. If you follow these instructions, you will increasingly perceive wine as a work of art.