I Cosmonauti di Sb
Diraque
P.A.M
Sveglia
to per caso da una comitiv di pena
siona
ti svedesi in visit
a alle rovine di Teotihuacán, dovetti fuggire da un’urna di crist
allo del British Museum dove mi a
vev
ano
port to, sfondandola con un’ascia celtica
a
espost nella stessa trasparente prigione.
a
Mi impossessai del corpo del direttore, regalandone l’anima al quinto Signore della
notte e da allora abito in una via di Croydon a sud di Londra. Il signor Byrne, il mio
anfitrione corporeo, si dilett v a scrivea a
re novelline che leggev agli amici del Club,
a
tra un bicchiere di porto e una birra scura,
mentre i ciocchi di quercia si consumano nel
camino di una vecchia arenaria rossa del
Galles. Ho continua
to le sue abitudini, invero gradevoli. Le novelline che vi propongo
sono il prodotto sincretico di una cultura
t
anto antica che non ho termini a
ttuali per
descriverla e la rigorosa formazione classica di un moderno gentleman.
§Balo
Fey
Classe 89, studente di Lingue e Lettera )