SB Storie Bizzarre SB N9 | Page 73

pre lo stesso. Riuscii a introdurmi in casa senza problemi. Vagai per le stanze buie per quasi un’ora, senza arrischiarmi ad accendere la torcia elettrica per non attirare l’attenzione di qualcuno. Non so esattamente cosa cercassi: una prova per suffragare le mie ipotesi bizzarre, forse; ma in fondo neanche io ci credevo: ero solo geloso, arrabbiato e sì, anche invidioso. Cominciai a sentirmi molto stupido e stavo per andarmene quando un suono attirò la mia attenzione. Tesi l’orecchio: il suono si ripeté. Era un gemito, seguito da uno strascichìo. Proveniva da sotto i miei piedi. In cucina trovai una porta che dava su una ripida rampa di scale. Accesi la torcia e mi inoltrai nel buio, mentre i rumori diventavano più forti, più insistenti. Raggiunto l’ultimo gradino, mi guardai intorno. Un filo di luce entrava da una sottile griglia vicino al soffitto dello scantinato. Ovunque c’erano scatoloni accatastati, attrezzi, cose rimaste dal trasloco di Megan. Il rumore proveniva da una parete, dietro un cumulo di roba. Rimossi le casse, poi battei sulla parete: i gemiti raggiunsero il parossismo. Chiunque fosse doveva avere sentito i miei passi avvicinarsi. Un animale, probabilmente. Che diavolo ci faceva là sotto? Afferrai una pala e con forza colpì il muro; solo che non era un muro, ma una parete di cartongesso: in pochi istanti mi aprii un passaggio. All’interno di un piccolo ambiente c’erano due cose che al principio scambiai per vecchi manichini: erano due corpi umani mummificati. Poco distante, un uomo legato e imbavagliato mi guardava con occhi accesi dalla follia. Era Paul! Dopo essermi ripreso dallo shock di quella visione spaventosa, istintivamente mi chinai e gli tolsi la benda dalla bocca: 73