SB Storie Bizzarre SB N9 | Page 62

de che poi attacca nel suo secondo lavoro da pacifista. Non ce l’ho con lui, anzi, a conoscerlo è come vederlo in scena, un adone brillante! Per il resto, poi, gli va bene finché il mercato continua a premiare l’incoerenza … R.S. Cos’è per te la celebrità? Z. Un modo come un altro per dare sfogo alla duplicità del proprio ego. Da una parte messia, e… R.S. E? Z. … E dall’altra, una puttana. Già. Soddisfi qualcuno con la tua musica. Gli dai a intendere che tu sia la tua musica. Gli fai scegliere la fantasia per raggiungere l’orgasmo e ti inventi giochetti per dargliela a bere. Fai così, per farti mettere sempre una buona quantità di soldi nelle mutandine. Intanto ti scordi chi sei tu e per quale vera ragione hai seguito la musica. E un bel giorno, ti ritrovi con la chitarra nella mano sinistra, e nell’altra … Che c’è nella mano destra? Demerol? Mh! Vediamo come suona! Cos’è la celebrità, un’arma a doppio taglio, ci finisci sotto come niente. La celebrità, come la felicità, “è una pistola calda”, come diceva John Lennon. R.S. E cosa mi dici del tuo rapporto di vecchia data con David Bowie? Z. Ha ragione Bono, quando lo definisce “L’Elvis inglese”! Ha rivoluzionato l’idea di ‘uomo-performer’! Ha creato la performance come rottura ed esaltazione dell’anticonvenzionale. Lui ha dato vita al primo punk! Io lo conobbi proprio nel ’77, a Berlino. Era al suo picco. Io ero in tourné e mi trovavo proprio lì negli stessi giorni. Approfittando di un pomeriggio libero, sgattaiolai oltre il check point, in quel surreale avamposto militare in mezzo alla città, tra neve e auto fracassate. Così me ne andai nella parte est, 62