SB Storie Bizzarre SB N9 | Page 41

Ma l’attacco c’era già stato, e diretto al cuore del nazismo! Fabian comprese che, seppure fosse ancora vivo, adesso aveva i minuti contati. Appena i suoi carcerieri avessero appreso della morte di Hitler l’avrebbero interrogato e torturato per avere i nomi dei cospiratori. Doveva sfruttare il momento propizio. Si mosse sul sedile facendo leva sul fondo schiena e, nonostante l’impedimento delle corde, tese le mani e andò alla ricerca della maniglia. La trovò proprio mentre l’auto svoltava verso il grande piazzale dei baraccamenti. Fabian fece scattare le dita sul metallo. La portiera si aprì e si lasciò cadere all’esterno. - Sta scappando! - gridò Füller incollerito, osservando il capitano dell’Abwehr ruzzolare nella polvere. Frenò pronto a inseguirlo. - Portami alla baracca dell’esplosione. - ordinò l’orologiaio. - Abbiamo poco tempo. - Ma, il prigioniero… - tentò di protestare l’agente della Gestapo. - Dopo lo cercherai. Dubito che possa scappare con tutti questi soldati di guardia. Füller vide Fabian Von Spee alzarsi a fatica e correre dietro un alloggiamento di legno. - Parti. - Impartì secco l’orologiaio. Fabian si accucciò dietro una baracca. Notò un’asse di legno sporgente e prese a segare le corde con foga. Nel tentativo si ferì i palmi e le dita ma, nonostante il sangue, continuò sino a liberarsi. Vide la Mercedes-Benz proseguire verso la baracca dove era- 41