SB Storie Bizzarre SB N9 | Page 47

- Non so da chi Herr Schmidt o i suoi superiori abbiano preso queste informazioni.- interloqui Karl con la solita flemma. - In ogni caso, seppure pensiate di agire per il bene, in realtà se riusciste nella vostra impresa procurereste un danno enorme nel futuro. Dagli sbagli di quest’era di tenebra il mondo imparerà una lezione che non verrà scordata per secoli. Hitler, oggi, deve vivere, affinché le atrocità da lui commesse diventino un monito per l’intera umanità. - La vostra è follia. - sentenziò Fabian ancora più confuso. Non riusciva a comprendere cosa stesse dicendo quell’ometto insignificante che si considerava così determinante per le sorti del mondo intero. Addirittura per il futuro dell’umanità. Lo stava manipolando, cercava di confonderlo. Fissò quei grandi occhi azzurri alla ricerca della menzogna e dell’inganno. Sembrava sincero, ma anche la pazzia lo è, se genuina. - Prima che decidiate di spararmi, - disse l’orologiaio interrompendo i pensieri del capitano - da quando vi ho incontrato volevo chiedervi di mostrarmi il vostro orologio. - Che cosa? - chiese Fabian esterrefatto. - Il vostro orologio da taschino, sembra molto antico. Fabian Von Spee si guardò intorno con sospetto, timoroso che quella richiesta fosse un modo per distrarlo mentre qualcuno potesse intervenire in aiuto dell’orologiaio. Ma non vi era nessuno oltre a loro due nella baracca. I soldati all’esterno sembravano statue di sale, immutabili nella loro posa marziale. - Sappia che non sono fiero di ucciderla a sangue freddo. - si scusò Fabian imbarazzato. - Lo faccio per il futuro della Ger- 47