SB Storie Bizzarre SB N3 | Page 42

Magus Cap. 1 di 2 di Michele d’Orsi I cavalli schiumano, esausti. Zoccoli che affondano nella sabbia, incespicando quando la sterpaglia vampiro gli si avvolge attorno, si aggrappa alla carne con le minuscole spine uncinate che contraddistinguono una delle scarse forme di vita vegetale di quell’immensa distesa riarsa. Le bestie procedono a rilento, un passo alla volta, cervello e muscoli arroventati dal sole cocente. Tutte, tranne quella del magus. Neranube sembra levitare a svariati centimetri dal suolo e avanza muto, dio equino terribile e stupendo; la chioma, come alabastro, indifferente alla tempesta di vento caldo che ha preso a spirare da sud. Dieci anni di servizio e Jos non ricorda di averlo sentito nitrire, o emettere qualsiasi altro suono; persino quando il padrone lo lancia al galoppo, è come se il rumore delle zampe sia attutito da pesanti garze. Capirlo è impossibile, la parte inferiore dello stallone è perennemente ammantata dall’uron del maestro. Sono andati avanti in mezzo al nulla per più di due giorni. Una diecina di soldati di scorta sbranati da quel parassita sbucato fuori dalla sabbia, prima che il vecchio lo cacciasse con la magia, non resta che un terzo del convoglio a difendere l’incolumità del padrone. Anche se il padrone in questione è in grado di difendersi praticamente da ogni genere e numero di creature, conserva quell’accozzaglia di rudi mercenari più per fini pratici che per vincere battaglie. Le tre mucche pezzate sbandano per il calore, poi si fermano e stramazzano al suolo, portandosi all’altro mondo la principale fonte di cibo, latte fresco che avrebbe rigenerato il vigore e tenuto lontane le malattie e la pazzia del deserto. Hanno dovuto abbandonare i feriti, non potendo fare spazio sul carretto già stracarico di otri d’acqua, barili di carne secca, corde e teli atti ad erigere l’ accampamento. Rinunciare alle vettovaglie avrebbe 42