C.R.E.E.D.
di Nero Freak
+Cowboy$, Revolver, & endless Dead+
+Prologo+
Partì dalle tenebre. Rinchiuso nello stretto antro troppo a lungo adesso era libero, libero di puntare dritto verso la sua preda.
Attraversò tutta la brulla piana cotta dal sole ormai allo zenit.
L’uomo non lo sentì arrivare, il rumore della sua partenza fu
coperto dal fischio del treno a vapore che giungeva rapido sulle
rotaie roventi. Pochi istanti e colpì, sfondando le ossa del cranio
e spargendo materia cerebrale sul duro terreno, il proiettile fu
letale come tutti quelli sparati dal Colonnello.
Due uomini a cavallo vestiti con giubbe grigie si avvicinarono
allo scavo, che portava nel cuore della terra. Il corpo giaceva ancora aggrappato al carrello, carico di sporche pietre con lievi riflessi argentei, ancorato ai binari che proseguivano nel buio della
cava. Il grido stridente di una maestosa aquila ricoprì dall’alto la
scena dei due uomini che rigiravano il corpo dal cranio svuotato.
- Mi dispiace Colonnello, non è lui! - commentò il più magro,
urlando verso la distante figura a cavallo che ancora stringeva il
fucile Winchester one of hundred, caldo dopo il colpo sparato
da lunghissima distanza.
Si svegliò di soprassalto, al buio, come sempre. Il sudore gli imperlava il viso mentre la sensazione che delle urla di donne e
bambini l’avessero destato. Il rumore del fuoco che ancora crepitava affianco a lui lo riportò alla realtà. Solo i suoi altri sensi gli
permettevano di capire che era quasi l’alba. La temperatura che
si alzava leggermente, l’odore dei primi animali diurni a caccia,
tutto comunicava tranne la vista. Passò una mano sulla cicatrice
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