delle sue cure. Lo aggiusta ancora per l’ennesima volta e di
nuovo si rassegna a vederlo partire.
Ma Dominique non parte.
Non l’abbandona per spericolate avventure in lande
rugginose e abbandonate. No.
Le stringe le mani fra le sue e sorride, baciandola teneramente
sulle guance come farebbe un figlio nei alla madre.
- Sai, credo sia ora di partire - dice. - Partire per sempre. Io
e te. -
Speranza sussulta, incredula e forse anche un po’ spaventata
all’idea di abbandonare tutto. Ormai alla Free Robotics
non hanno più bisogno di lei. Tutta l’azienda progetta lo
spostamento verso le nuove colonie extra terrestri, dove la
vita abbonda. Ormai la Terra non ha più niente da offrire, né
a loro, né a lei. - Sono vecchia. Non potrei esserti d’aiuto. -
- D’aiuto forse no. - Dominique porta le sue mani al petto e
la fissa con gli occhi sgranati e lucidi. Nelle sue iridi chiunque
sarebbe in grado di riconoscere la vita nella sua forma più
entusiasta. - Ma sei la mia Speranza. Sei mia madre. Tu non
meriti di guardare questo mondo morire o morire con lui.
Devi venire con me e vedere quanti soli possono esserci dopo
gli orizzonti. Non importa se sei vecchia, io ci sarò sempre
a sostenerti, fino a che la tua luce non si spegnerà. Io posso
mostrarti tutto quello che di bello hai fatto: hai permesso
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