Game Play
“Questa è la storia di come sei morto”
Ed è proprio questa la frase con cui verremo introdotti al gioco.
In PZ vestiremo i panni di un comune cittadino, il quale dovrà
cercare di sopravvivere il più possibile ad una vera e propria apocalisse zombie. Iniziando una partita ci troveremo davanti varie
modalità, (incluso un semplice tutorial per i neofiti) Survival/Sandbox e Sfida. La prima è l’esperienza di gioco a difficoltà molto
elevata dove, come indica la scelta, dovremmo sopravvivere il
più possibile prima di cadere nell’inevitabile sconfitta. La seconda è una partita personalizzata in tutto e per tutto, dove poter
scegliere difficoltà, quantità di zombie, quantità di cibo ecc. La
terza ci metterà invece difronte a varie sfide di diverse tipologie,
dal sopravvivere ad un’orda in una casa di montagna, al cercare
di rimanere in vita all’interno di un classico centro commerciale.
L’ambientazione di Zomboid consiste in due città selezionabili:
Mauldragh & West Point, differenti ognuna dall’altra per strutture e metri quadrati: una più rurale, l’altra più cittadina. Nonostante siano solamente due entrambe sono molto vaste, anzi
vastissime!
Dopo la scelta della mappa dovremo creare il nostro personaggio,
inserendo tutte le caratteristiche fisiche e generiche, successivamente dovrete compilare una sorta di scheda in cui sarà possibile
scegliere la professione che il vostro alter ego svolgeva prima del
disastro. Ognuna di queste vi darà delle abilità speciali di base,
ed è proprio in questo senso che Project Zomboid mi ha colpito
profondamente. Infatti, oltre alla professione, avrete il compito
di scegliere dei pregi/difetti da assegnare alla vostra controparte, per ogni pregio assegnato dovrete necessariamente scegliere
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