sa voleva pur dire. Adam era abituato ad attribuire un significato
a ogni singolo evento, anche il più banale, dunque per lui quel
viaggio era in realtà un messaggio per lui stesso. L’interpretazione che diede a quelle visioni fu la facoltà di ottenere vendetta.
Adam intendeva vendicarsi di suo padre; intendeva diventare
non solo il suo erede, ma cancellarne il nome dalla memoria collettiva dell’uomo. E visto che gli si era presentata la possibilità di
diventare qualcuno anche nell’intero universo, la sua ambizione
crebbe di conseguenza, fino a portarlo sul baratro della megalomania. Da quel momento, Adam Boerefijn aveva finito di esistere e nasceva la nuova calamità del mondo, colui che avrebbe
permesso, senza volerlo, la resurrezione degli eroi, spariti dopo
la pace tra Taneos e Atios; nasceva colui che avrebbe esplorato il
cosmo, che avrebbe attraversato legioni di creature dell’abisso,
di cui sarebbe diventato il nuovo Re, il nuovo Signore, il nuovo
Dio; colui che, una volta esplorati i pianeti più lontani della galassia, avrebbe d \