sembrava aver visto le più immonde battaglie e aver vissuto per
oltre duecento millenni ed esplorato tutti gli angoli più bui dell’universo, quella figura altri non era che lui stesso.
Ebbe la conferma dei propri sospetti voltandosi nuovamente verso Valaraukar, per niente stupito ma solo terrorizzato.
- Fermo! Non vorrai… Ma era troppo tardi. Adam immerse le mani nell’Ithoragtan e attraversò la luce che si muoveva su se stessa, mentre udiva degli
echi che mormoravano: - Ave, Mäwqh Osha Saak-gaalrűd Phashali Hor-tan! Ave, Mäwqh Osha Saakgaalrűd Phashali Hor-tan! Solo echi, non diavoli o altre creature oscure. Ormai Adam non
vedeva sotto di sé nemmeno la nave-libro, e nemmeno Valaraukar, ma solo una luce che lo stava conducendo, poco alla volta,
nelle profondità più recondite dell’abisso.
10.
Al suo risveglio, Adam si sentiva stordito, stanco, ma per niente
terrorizzato. Aveva compreso che quello era il suo habitat, poiché lui era per metà un demone, e i demoni sono abituati ad
attraversare acque infernali e ad avere a che fare con altri esseri
della loro stessa natura.
La nave-libro era tornata ad essere un semplice volume rilegato in
pelle. Adam lo afferrò, lo aprì, ma le pagine erano diventate tutte
bianche. Non c’era un solo rigo, non una sola figura. Eppure lui
l’aveva letto, ne era sicuro. Quanto al suo sfortunato compagno
di ventura, ciò che restava di lui era anche ciò che Adam aveva
70