che dallo sguardo si sarebbero detti più folli del più folle del manicomio più grande presente sulla faccia della terra, rispondevano che il castello giungeva intatto nell’abisso per consentire alle
anime dannate di arricchire la propria mente con il sapere custodito nei libri e il proprio corpo con la carne delle giovani donne
rapite.
A Underburg giunse il giovane Adam Boerefijn dopo essere fuggito da Stór Björg.
7.
Valaraukar sapeva tutto di lui, gli disse al suo arrivo. Si sarebbe
detto che avesse da poco superato i cinquanta ma, perlustrando
con attenzione il castello e trovata una scartoffia chiamata un
tempo carta d’identità, il viaggiatore avrebbe appurato che in
realtà Valaraukar ne aveva poco più di trenta. L’età in apparenza
maggiore era dovuta alle circostanze in cui Valaraukar si era trovato a vivere per anni e a ciò che per anni aveva fatto, in sostanza da quando Chernabog si era impossessato della sua mente e
l’aveva divorata.
Adam avrebbe voluto fargli un sacco di domande, ma Valaraukar
fermò subito la sua indole assai curiosa.
- Alle domande ci sarà sempre una risposta. - gli disse - E qui sei
proprio nel posto in cui riuscirai a fugare tutti i tuoi dubbi. E condottolo attraverso un lungo corridoio illuminato solo da
delle torce molto fioche, Valaraukar estrasse da una tasca del
mantello un mazzo contenente dieci chiavi, ognuna delle quali
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