Il figlio del Male non aveva scelto l’oscurità in maniera arbitraria
ma gli era stata imposta. Il Male non è sempre la via più semplice
da seguire ma a volte è la sola via che si possa seguire; e specialmente quando il sangue che circola nelle vene, che ogni giorno
viaggia attraverso tutto il corpo e fluisce fino al cervello, appartiene al Signore degli Inferi, proprio in queste circostanze è più
improbabile che la scelta sia diversa.
Adam aveva un destino già scritto, per quanto i Libri del Destino,
nell’era precedente alla creazione della Porta e alla rinascita degli
Eroi, non fossero stati ancora scritti, o perlomeno non quello che
lo riguardava. Ma il rapimento di Lady Nerisaga e l’atto diabolico
che l’aveva unita carnalmente a Chernabog avevano cambiato
tutto, poiché se Adam fosse stato figlio di Frumon questa storia
non meriterebbe nemmeno di essere narrata.
Ad ogni modo, da bambino Adam aveva manifestato solo una
parte del suo lato demoniaco. Una volta cresciuto e raggiunti i
quattordici anni, aveva maturato dentro sé un cambiamento; un
cambiamento che non era legato tanto all’età e all’ingresso nella
preadolescenza, quanto piuttosto alla maturazione di capacità
extrasensoriali e di altri poteri. Per esempio, Adam era in grado
di leggere nel pensiero; sapeva comunicare con qualsiasi tipo di
animale; poteva prevedere se settimane o mesi dopo avrebbe
piovuto; era in grado di respirare sott’acqua e di non sentire il
bruciore causato dalle fiamme, nonostante le ustioni. E di notte
poteva entrare nei sogni altrui e spiarli, proprio come si potrebbe spiare dal buco della serratura, senza essere visto.
Adam si era fatto un sacco di domande a proposito di queste
facoltà che gli altri allievi non possedevano. I morti li sentiva an60