SB Storie Bizzarre SB 23 | Page 43

Incontrò lo sguardo di Dagmar, che lesse in lui, oltre a un’ovvia incredulità, la resurrezione di quei sensi di colpa che lo avevano rabbuiato pochi giorni dopo la morte di Elke. - Cosa ti ha detto? Jonathan andò in salotto e prese da un mobile una pipa; dopodiché l’accese e iniziò a fumare nervosamente. - Perché... perché stai fumando? T-Tu... tu hai smesso da tanti anni e perché ora…? - Dagmar, sa tutto! Sa ogni cosa! - sbottò Jonathan - Ma la cosa più assurda è che lui dice... lui crede di poterle parlare… e dice di vederla e che lei gli fa compagnia ogni notte e che siede su quel vecchio dondolo che le avevo regalato io e che voleva quella bambola che… - Quale bambola? - Quella bambola con l’orso semi-rotto, ricordi? Ma l’avevamo fatta sparire e… e tutti i suoi giochi sono finiti in soffitta nel bauletto… tutti quanti! Come ha fatto a scoprirli? È stato lui a prendere l’orso? E come faceva a sapere dove avevo messo la chiave? - Io te l’avevo detto - disse Dagmar. - Che cosa? - Te l’avevo detto che quella barca era maledetta e che ci avrebbe procurato delle sciagure! - Ah, finiscila! Parlare con i morti non ha mai fatto del male a nessuno! È che non riesco a spiegarmi come sia possibile… - Jonathan! Si comincia così, parlando con i morti, e si prosegue con i riti di magia nera e con i sacrifici umani! Che cos’altro stai aspettando? Che porti qui una congregazione di stregoni e che si metta a invocare il demonio? Se prima credevo che qualcuno gli 43