SB Storie Bizzarre SB 23 | Page 33

Quello, comunque, fu l’inverno più rigido che Jonathan avrebbe mai ricordato. Dagmar, qualche mese dopo la tragedia, gli aveva promesso di dare alla luce un altro figlio, ben cosciente, però, che non è possibile sostituire un figlio con un altro. Tuttavia, nonostante le promesse, Dagmar non era più riuscita a restare incinta. Riconducendo la morte di Elke ad un segno degli dèi, che le avevano concesso quella sola possibilità, da lei aveva gettata al vento, si era rassegnata all’idea di trascorrere i suoi prossimi inverni, soprattutto quelli della vecchiaia, probabilmente da sola, visto che Jonathan era di dieci anni più grande di lei, e in totale tristezza. La notte della morte di Elke era stata anche l’ultima volta che Jonathan era andato a pescare. Leggendo un segno di sciagura in quel pesce, si era convinto che tutti i pesci lo avrebbero danneggiato, per questo aveva aperto una bottega in cui offriva qualsiasi tipo di riparazione domestica (finestre, porte, tetti, caminetti eccetera.). Il problema era la distanza notevole da casa sua alla bottega e che quando l’inverno era rigido e la neve fioccava senza tregua per settimane, i cavalli rischiavano seriamente di morire di freddo durante il tragitto di ritorno, e se ciò fosse accaduto sul serio anche lui ci avrebbe rimesso la pelle. Quando invece faceva il pescatore questo non accadeva, perché erano i vicini ad andare da Jonathan per chiedergli di vendergli i pesci. Ma dopo l’incidente che aveva coinvolto la piccola Elke, i vicini, che a loro volta avevano due bambini, si erano decisi a lasciare la periferia del villaggio proprio per evitare che i marmocchi si abituassero a fare giochi pericolosi sul ghiaccio. Così l’inverno era sempre più rigido e gli affari non andavano per niente bene. Per questo il primo giorno in cui la neve finalmente cessò Jonathan disse a sua moglie: 33