SB Storie Bizzarre SB 23 | Page 28

le avrebbe offerto la propria saliva o addirittura la propria urina pur di dissetarla; avrebbe staccato per lei un frammento di carne dai morti, pur di provocare una nuova scintilla in quell’unica speranza sconosciuta. - Cullami…! - supplicò la donna con la dolcezza che precede la morte liberatrice. La ragazza stupita da quell’inattesa e insperata vitalità residua prese delicatamente la testa della sopravvissuta, la pose sulle proprie gambe e accarezzando i suoi capelli disadorni cominciò a cantare lievemente una dimenticata nenia che la madre le cantava durante le ormai lontane fanciullesche notti insonni. Una goccia di tenerezza tutta per sé in quel mare di documentata pazzia. Un dolce canto velato d’angoscia si levò dal piccolo rifugio ricavato dietro il divano e lontano dalle ottimali angolazioni di ripresa delle telecamere. Un ultimo momento privato e non condivisibile che avrebbe mandato in crisi i voraci occhi elettronici perennemente in cerca di eclatanti gesti di cannibalismo mediatico. Camera 12… Camera 33… Camera 41…! Introvabili fuggitive dal doloroso set…! Per un attimo sembrava che il perimetro specchiato della casa dovesse infrangersi a causa della mostruosa rabbia dell’oscuro regista. Il canto della nuova carne non bastava, c’era bisogno dell’immagine. Il calderone audiovisivo delle emozioni, il Circo degli Orrori, era stato privato dell’ultimo ingrediente: un’inestimabile vittoria che non avrebbe evitato la morte lenta delle sopravvissute, ma che avrebbe interrotto, almeno fino al momento del loro ultimo respiro, la costante caccia di un macabro clamore da immortalare. 28