ciò un grido di puro orrore. Suo fratello Rinaldo si fece strada tra
la folla e le tappò prontamente la bocca. - Sei impazzita o cosa?
- sibilò rabbioso. - Sono solo i nostri cari, te ne sei dimenticata?
Sapevo che non saresti dovuta venire… Lei sembrò calmarsi e allora Rinaldo allentò la presa.
- Lo so, Rinaldo. È che, è tutto così… folle. Non ci sono abituata. - Beh dovrai, se vuoi trascorrere il resto della notte con tuo marito.Una donna si lasciò andare in un pianto di sorpresa e commozione quando vide suo padre riemergere dalla terra. Il cadavere
dell’uomo era ridotto a uno scheletro e solo pochi lembi di pelle
pendevano ostinati dalla sua carcassa. La donna non sembrò farci caso e corse ad abbracciarlo.
- Vedi, Camilla? Forse non saranno belli come un tempo, ma sono
sempre loro. Camilla rivolse lo sguardo alla tomba di Stefano. Vide la sua mano
arpionare l’aria, con l’anello nuziale che brillava all’anulare. Altri accorsero sulle tombe dei propri familiari e scavarono a mani
nude per liberarli dal peso della terra. Camilla li imitò e andando
incontro a suo marito gli afferrò la mano e lo aiutò a tirarsi su.
Tra la terra appiccicata al viso emaciato riconobbe i suoi occhi
azzurri, meno luminosi rispetto a come li ricordava ma sempre
bellissimi. Per essere trascorsi sei mesi, era conservato piuttosto
bene. A parte il pallore e l’olezzo per niente invitante, aveva ancora la carne attaccata alle ossa.
- Caro, non posso crederci… sei tu!? Stefano allargò la bocca mostrando i denti marci e rispose emettendo un gorgoglio nauseabondo che le investì le narici. Poi, pre-
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