SB Storie Bizzarre SB 23 | Page 12

be e diede inizio alla sua danza rituale, durante la quale scandì i nomi di tutti i defunti, ripetendo la formula che ormai tutti conoscevano: - Mortoo tomboo miyi! Il sacerdote, in estasi, scosse il suo corpo con energia crescente. Il cilindro gli cadde dalla testa rotolando ai suoi piedi, gli occhi si rovesciarono all’indietro e i bulbi luccicarono alla luce della luna, insieme al teschio bianco disegnato sul suo volto. - Do mi pa fumè, Baron Samedi, do mi pa fumè! - intonarono gli astanti, augurando al Barone un buon sonno. Solo Camilla, che si era persa le spiegazioni, rimase in silenzio. Quella roba vudù non gli era mai piaciuta, ma pur di rivedere Stefano avrebbe accettato qualunque compromesso. - Do mi pa fumè, Baron Samedi! - ripeterono e il Barone, avvolto dal denso fumo del suo sigaro, cadde sulle ginocchia in preda alle convulsioni. Dopo alcuni istanti, sollevò le braccia tremanti al cielo e, con una voce che non gli apparteneva, rigurgitò la formula per l’ennesima volta: - MORTOO TOMBOO… MIYIIIIII! I vasi ai lati delle tombe emanarono una luce intensa, mentre strane fiammelle danzarono sulle lapidi come fuochi fatui prima di venire risucchiate nei vasi. Il bagliore cessò e il sacerdote si accasciò al suolo privo di sensi. Anche gli abitanti di S. Maria smisero di pregare e il silenzio che seguì fu interrotto solo da qualche ululato in lontananza. Camilla si guardò intorno smarrita. - Co… cos’è successo? - chiese e quelli più vicini, con l’indice sollevato e l’espressione severa, le intimarono di tacere. Pochi istanti dopo, la terra davanti alle lapidi prese a smuoversi, dal sottosuolo provennero lamenti soffocati. Dai cumuli di terra rialzati affiorarono mani scheletriche e alla loro vista Camilla lan- 12