SB Storie Bizzarre SB 23 | Page 11

Tra i brusii dei suoi concittadini, intenti a pregare chissà quale dio, emergeva la voce del sacerdote haitiano alla guida del corteo. Con indosso una giacca scura e un lungo cilindro sulla testa, camminava agitando in aria il suo bastone da passeggio e sviolinando sermoni in una lingua che nessuno comprendeva. Ma agli abitanti di Santa Maria poco interessava il senso delle parole. Per loro contavano più i risultati. Era giunto in città cinque anni addietro e si era presentato come Barone Samedi. Difficile credere che fosse il suo vero nome. In cambio dei suoi servigi si era fatto consegnare una villa a tre piani sul mare, pretendendo rifornimenti settimanali di rum e tabacco di qualità. Un tipo eccentrico, che però sapeva mantenere le promesse e né l’amministrazione né i cittadini avevano obiettato quand’egli aveva dimostrato ciò di cui era capace. Il Rito di DANILO CASTELLANO Per Camilla era la prima volta. Erano trascorsi sei mesi dalla morte di suo marito e prima di quella notte di Ognissanti non aveva mai preso parte alla processione. La vista dei cadaveri la terrorizzava ma, ansiosa com’era di rivedere il suo amato Stefano, si era fatta coraggio e all’ultimo minuto si era decisa ad andare. Il corteo proseguì la marcia per le vie del paese fino ad entrare nel cimitero di S. Maria. Accanto a ogni lapide era riposto un vaso e dinanzi alle file di tombe vi era un altare preparato appositamente per l’occasione, con ai lati due ceri neri. Ogni famiglia depositò sull’altare una bottiglia di rum e una scatola di sigari delle migliori marche. Quando ebbero finito con le offerte, il Barone si accese un cubano e tirò una boccata, seguita da una sorsata di ottimo Ron Zacapa. Con il sigaro tra indice e medio e la bottiglia stretta nelle altre dita, si voltò verso le tom11