SB Storie Bizzarre SB 23 | Page 58

ta a scacchi, poiché c’era dell’altro, c’erano in tutto questo delle creature innominabili che si sarebbero nascoste nelle viscere del pianeta e che pian piano avrebbero assunto il controllo; e i loro nomi impronunciabili erano Dhu’yithael, Mosanyac, Sthollelo, D’dartehoth, Rlineggog, Krlogggham, Bha-gorstt, Kiboguaug, Man’lit, Mazhubog, Phuggha-tho, Abhanacyo, Losthotau, Aoig, Ehon, Ephacak, Hilelol, Ihamepho, Kelot-zoshug, Krnaqugthome, Le-ig, Rura, Nabboth, Photho-onisha, Rschuatsh; e l’elenco potrebbe continuare all’infinito e riempire pagine e pagine poiché il cosmo è pieno di queste creature; e Abe vedeva che non tutti gli uomini cercavano di opporsi a esse ma anzi le adoravano come delle mostruose e blasfeme divinità; e per loro, per il loro dominio, sarebbero arrivati a scontrarsi con altri uomini, finché quelle creature non avessero preso il sopravvento; e tutto questo era possibile grazie a un portale magico che aveva spalancato il loro passaggio sul globo terrestre, ormai infestato e infettato fin dentro il sottosuolo; l’artefice di questa visione, di questo risultato abominevole altri non era che il giovane Adam, diventato il più potente dei maghi; proprio quello che Gralamin aveva bramato diventare e proprio il fuoco che aveva spinto lo stesso Gralamin al ratto di Nerisaga; ma mentre Gralamin avrebbe avuto un ruolo marginale e sarebbe sparito subito di scena, Adam avrebbe continuato a essere nominato e adorato da tutte le civiltà future, anche da quelle che sarebbero giunte tra mille, cento, diecimila millenni; e queste civiltà lo avrebbero chiamato: Mäwqh Osha Saak-gaalrűd Phashali Hor-tan, formula oscura di cui nemmeno uno come Abe poteva comprendere il significato, poiché questa era la lingua di tutte le lingue, ovvero la lingua del Signore Oscuro. Con il sonno massacrato da tali visioni, Abe infilò immediata- 58