infidi Parti capaci di arrivare dal deserto come un vento di
morte.
Cosa poteva terrorizzare quegli uomini in quel modo?
Druso senti come un gelido artiglio che gli stringeva il cuore
ed ebbe paura. Trasse dei respiri profondi per calmarsi e
guardò intorno per cercare un ufficiale superiore e vide un
giovane prefetto seduto con la schiena appoggiata ad un
albero con lo sguardo perso nel vuoto, si avvicinò e salutò
portando il pugno al petto, - centurione Caio Druso Domizio,
signore. Prima centuria, seconda coorte, dov`è il resto del
comando? -l’altro parve non accorgersi di lui, Druso riprovò
alzando la voce.
- Signore tra poco torneranno, dobbiamo prepararci,
dobbiamo organizzare una difesa, ho visto piu` avanti una
radura che potrebbe... L’altro lo interruppe senza guardarlo;
- è inutile, siamo tutti morti, non possiamo fare niente per
salvarci - Morti? come sarebbe a dire? - Sei sordo centurione? non vedremo la prossima alba, siamo
spacciati. Druso serro` i denti mentre l`ira si impadroniva di lui.
- Da quando le Legioni Imperiali temono un`accozzaglia
di barbari male organizzati? Dobbiamo riunirci alle altre
legioni. Il governatore deve sapere che abbiamo incontrato
finalmente il nemico. Il prefetto lo fisso` scuotendo la testa, i suoi occhi azzurri
celavano un terrore a malapena represso.
- Non ci sono piu` le altre legioni, sono state massacrate, noi
siamo gli unici superstiti, il governatore è caduto con il resto
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