SB Storie Bizzarre SB 1.4 | Page 28

Eppure il Nuovo Dio non si arrese. Sentiva nelle orecchie i focosi cantici di battaglia innalzati dai propri accoliti, l’intensità delle loro invocazioni. Si fece forza e procedette per quelli che gli parvero secoli, lasciandosi alle spalle una scia vermiglia a testimonianza del suo passaggio e della sofferenza provata. Quando fosse uscito da quel posto maledetto non avrebbe più concesso ai propri seguaci di patire supplizi simili. Non avrebbe più ignorato le loro richieste, ora che conosceva l’intensità delle emozioni che un mortale poteva provare. Una luce infine comparve nella volta violacea che faceva da cielo alla forra. Il Nuovo Dio accellerò il ritmo e infine una mano artigliata raggiunse la cima del costone roccioso. Fece per issarsi ma il suo sguardo si imbatté nella figura massiccia di una Dea. La creatura in armatura completa, era priva di testa e affondò un piede sulla sua zampa destra, facendogli perdere la presa. All’ultimo riuscì ad aggrapparsi al bordo con la sinistra evitando di precipitare. - Fermati, ho compreso il mio errore! - la supplicò. La Dea acefala rimase col ginocchio sollevato, l’ombra dello scarpone chiodato minacciosa a incombere sul volto di Bboar. L’Orso Possente era certo che se l’entità avesse posseduto un volto, in quel momento vi avrebbe scorto un ghigno. - Allora, ascoltiamo a quali conclusioni sei giunto, Bboar. La voce della donna grondava malizia. - Ho compreso che un Dio non può ignorare i propri fedeli. Riferiscilo al Padre! Percepisci la sincerità della mia