SB Storie Bizzarre SB 1.4 | Page 13

Il Libro di P.A,M. Diraque Pioveva. L’acqua scorreva sui doccioni dei palazzi, s’incanalava per le gronde, rumoreggiava per lo schiaffo sul selciato. Le mille luci della notte riflettevano nelle pozze che l’asfalto tratteneva, e il riverbero di un lampione diveniva il bagliore di un topazio, i fanalini di un’auto una manciata di rubini, il lampeggio di un semaforo lo scintillìo di mille smeraldi. La strada era uno scrigno che conteneva un’infinità di diamanti, lapislazzuli, diaspri, ametiste. Correva sotto le gocce, e le suole calpestavano uno scrigno prezioso. Entrò nella stazione e trovò confortante il tambureggiare del temporale sulle vetrate. Doveva affrettarsi. Arrivò al binario, tenendo la borsa nella destra e il libro stretto sotto il braccio sinistro. Si allungò per afferrarsi al corrimano del treno con la mano del braccio che teneva il libro. Il testo stava per cadergli, si scompose, scivolò sul marciapiede bagnato. Qualcosa lo sostenne. Era una presa forte, delicata, gentile. [