Rrivista Cultura Oltre - 11° numero- Novembre 2019 Rrivista Cultura Oltre - 11° numero- Novembre 2019 | Page 20

“E FESO ” DI G IORGOS S EFERIS Parlava seduto su un marmo simile a rovina d’antico portale: sterminato e vuoto a destra il campo a sinistra scendevano le ombre dal monte: “La poesia è ovunque. La tua voce a volte incede al suo fianco come il delfino che per poco ti accompagna vascello d’oro nel sole e poi scompare. La poesia è ovunque come le ali del vento nel vento che per un attimo hanno sfiorato le ali del gabbiano. Uguale e diversa dalla nostra vita, come cambia il volto di una donna che si è spogliata, e tuttavia rimane uguale. Lo sa chi ha amato: alla luce degli altri il mondo implode; ma tu ricorda Ade e Dioniso sono la stessa cosa”. Disse, e imboccò la grande strada che mena al porto di un tempo, ora inghiottito laggiú fra i giunchi. Il crepuscolo pareva per la morte di un animale, cosí nudo. Ricordo ancora: viaggiava sulle coste della Ionia, in vuote conchiglie di teatri dove solo la lucertola striscia sull’arida pietra, e io gli chiesi: “Un giorno torneranno a riempirsi?” E mi rispose: “Forse, nell’ora della morte”. E corse nell’orchestra urlando: “Lasciatemi ascoltare mio fratello!”. Ed era duro il silenzio attorno a noi e non rigato nel vetro dell’azzurro. Giorgos Seferis (Traduzione di Filippomaria Pontani) da Giornale di bordo III, 1955 Antologia della poesia greca contemporanea”, Crocetti Editore, 2004 19