Robofilia emotiva
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La famosa scala delle frequenze emozionali, che fa il cuore dell’universo e dell’intelligenza
emotiva, funziona non solo a livello biologico ma anche in simulazioni virtuali.
La robofilia emotiva, nata effettivamente con l’invenzione della cinematografia e della
propaganda visuale, è stata introdotta da tempo anche nella medicina neo-psicologica a
supporto dell’intelligenza artificiale. Oggi se ne parla anche in Italia, cosi come per la
cyberterapia immersiva. Parallelamente si è arrestato un esperimento emozionale di bot della
nuova generazione di intelligenza artificiale. Vorrei ricordare ai lettori che non esistono solo
robot a forma di hardware tipo androidi o a forma di macchine. Esistono robot a forma di
software, app, bot, touchscreen, tele presenti o nanotecnologia. Oggi anche sotto forma di
microchip biologici e organici artificiali, a seconda delle interferenze di raggio d’azione che
devono eseguire, sopra tutto per effetti emozionali. Vengono utilizzati sia per manipolazioni
militari psicotroniche, sia per terapie di miglioramento della salute o del Q.E. con le specifiche
analisi mediche robofiliche.
QUANDO LA REALTA’ VIRTUALE E LE SIMULAZIONI INTERATTIVE TRASFORMANO LE NOSTRE
EMOZIONI E SENTIMENTI NATURALI IN PROGRAMMI ARTIFICIALI EVOLUTI.
La realtà virtuale (VR) viene scientificamente intesa come un ambiente complesso, determinato
da una interfaccia grafica diversamente immersiva, interattiva e tri o quadri dimensionale che
permette operazioni di simulazione e specifiche forme di comunicazione e di
apprendimento, offrendo all’utente la possibilità di percepirsi o appercepirsi fisicamente
presente in un mondo virtuale, così da poter interagire con esso, attraverso
sensazioni, emozioni, valutazioni e comportamenti tipici della realtà quotidiana.